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22 Novembre 2024 04:48

M5S, crollano i rimborsi al partito: in regola 15 parlamentari su 317

Il numero dei "non paganti" aumentato subito dopo la crisi di governo di agosto. Tra i "big" che non hanno versato alcunchè l'ex- ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ed il senatore Michele Giarrusso. Ritardatari da alcuni mesi Alfonso Bonafede, Laura Castelli, Carla Ruocco, Federico d’Incà e Giulia Grillo,

ROMA – Erano pochi  i morosi a gennaio 2019, uno piccolo gruppo dinnanzi alla maggioranza dei parlamentari ligi al dovere e disciplinati. Ma mese dopo mese la situazione è cambiata sensibilmente. Consultando il sito Tirendiconto.it si apprende che la situazione alla fine del 2019, i parlamentari cinquestelle in regola con le “rendicontazioni”, cioè quelli che  hanno restituito parte del proprio compenso, come il Movimento chiede, ed hanno pubblicato le cifre, la situazione  appare letteralmente rovesciata: infatti sono appena 10 su 216 deputati e 5 su 101senatori  ad essere in regola con le rendicontazioni di novembre. Analizzando ottobre, non va molto meglio: soltanto 27 deputati e 16 senatori sono in regola.

Il mese della “svolta” negativa è stato settembre, cioè dopo la crisi con la Lega, allorquando nasce il secondo governo Conte, a seguito del quale,  mentre aumenta l’incertezza sulla durata della legislatura, crollano i rimborsi dei parlamentari cinquestelle. Così il sito Tirendiconto.it non espone soltanto una situazione di quanto versato . Il “taglio” dei propri compensi è stato da sempre un cavallo di battaglia del Movimento, ma anche delle difficoltà e delle tensioni nei gruppi M5S.

Nei giorni scorsi il vertice del Movimento 5 Stelle ha posto all’ordine del giorno il problema dei rimborsi. Il ritardo nel versamento delle quote sta iniziando a creare un serio problema di risorse sopratutto alla piattaforma Rousseau, poichè nelle restituzioni sono inclusi i 300 euro mensili che ogni parlamentare è tenuto a versare alla piattaforma  dell’ Associazione presieduta da Davide Casaleggio , oltre al versamento mensile di almeno 2 mila euro sul conto di un comitato creato ad hoc, intestato a Luigi Di Maio e ai capigruppo della Camera e del Senato.

Per questo motivo adesso i vertici del Movimento 5 Stelle stanno studiando la soluzione: i ritardi potrebbero essere conseguentemente molto presto materia di lavoro per i probiviri, il comitato che decide sulle sanzioni. I parlamentari nel frattempo sono stati avvertiti: chi non è in regola con i versamenti non potrà candidarsi al ruolo di “facilitatore” regionale.

Non sarà certamente un’operazione semplice sollecitare la puntualità dei deputati e senatori grillini al bonifico mensile . La lista è lunga c’è persino chi nel 2019 non ha mai restituito nulla. Sul sito  Tirendiconto.it, in prima fila ci sono l’ex- ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ed il senatore Michele Giarrusso. Gli altri sono alla Camera: Nicola Acunzo, Nadia Aprile, Santi Cappellani, Daniele Del Grosso, Federica Dieni, Flora Frate, Francesca Galizia, Marta Grande, Mara Lapia, Paolo Romano, Gianluca Vacca e Andrea Vallascas. Mentre a Palazzo Madama si aggiungono: Cristiano Anastasi, Alfonso Ciampolillo (che è già finito in passato sotto la lente dei probiviri), Luigi Di Marzio, Fabio Di Micco e Pietro Lorefice.

Tra i ritardatari ci sono non pochi ministri e sottosegretari. Come il ministro di Giustizia che da agosto non versa un euro Alfonso Bonafede, i viceministri Stefano Buffagni da settembre, Laura Castelli da ottobre, Federico d’Incà da aprile. Fra i ritardatari….ci sono esponenti di primo piano del M5S  come Carla Ruocco e l’ex ministra Giulia Grillo che non versa un euro dallo scorso aprile, così come Nunzia Catalfo ferma a marzo 2019, l’ex-ministra Barbara Lezzi che non versa nulla dallo scorso agosto, Vito Crimi e Danilo Toninelli fermi entrambi al giugno scorso.

Per dovere di cronaca è giusto segnalare un gruppo di parlamentari pentastellati che ha sempre versato nel 2019  quanto dovevano versare in linea con le regole. Da oltre un mese è possibile rendicontare l’ultimo periodo.. Sono i senatori Giorgio Fede, Barbara Floridia, Gabriele Lanzi, Arnaldo Lomuti e Fabrizio Trentacoste; ed i deputati Stefania Ascari, Lucia Azzolina, Raffaele Bruno,  Antonio Federico, Riccardo Olgiati, Davide Serritelle, Carlo Sibilia, Arianna Spessotto, Luca Sut e Davide Tripiedi.

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