Ancora una volta Taranto e dintorni è terra di “nessuno” a causa anche dei praticamente inesistenti controlli. Si spara, si rapina e ruba indisturbatamente in quanto manca assolutamente il controllo sulla città. A nulla servono le retate, i blitz notturni delle forze dell’ ordine nei quartieri a rischio, lasciando pressochè scoperto il resto della città. Questa volta la rapina con pistola in mano e volto parzialmente coperto da uno scaldacollo, è stata ieri sera intorno alle 22.030 al bar della Stazione Ferroviaria di Taranto dove peraltro ci sono anche gli uffici della Polizia Ferroviaria, si è fatto consegnare il contante che era in cassa che non è stato ancora verificato, ma che dovrebbe essere di qualche migliaio di euro.
Il rapinatore completamente indisturbato è poi fuggito in sella ad uno scooter. Sul luogo della rapina sono immediatamente intervenuti i Carabinieri di Taranto e successivamente i colleghi della Polizia Ferroviaria ( a proposito ma dov’erano a quell’ora gli agenti in servizio alla stazione ?)
Questa rapina è l’ennesima conferma di quanto abbiamo contestato in svariate conferenze stampa. A Taranto non c’è prevenzione, controllo. Circolano troppe armi e sopratutto non esiste un sistema di televigilanza sulla città, contrariamente a molte altre province italiane a partire da Bari. Le “passerelle” mediatiche in sala stampa servono a ben poco. I cittadini di Taranto pretendono ed hanno il diritto alla sicurezza, che come i fatti dimostrano, nell’ultimo anno, è venuta mena, con un escalation di microcriminalità, rapine a mano armata, auto rubate che non si vedeva da anni. Una città dove si spara anche alla Polizia Stradale sulla tangenziale e le cui indagini brancolano nel buio.
E’ semplicemente incredibile assistere all’ auto-esaltazione della Questura di Taranto su Facebook nel dare notizia di un “blitz” “di oltre 60 gli uomini, tra Polizia di Stato e Carabinieri, che ieri hanno fatto irruzione nell’area mercatale del rione Tamburi, effettuando perquisizioni e controlli alle persone presenti ed a numerose attività commerciali.”Nel corso dell’operazione, – scrive qualcuno sulla paginetta Facebook della Questura di Taranto – alla quale hanno preso parte anche i reparti cinofili ed un velivolo del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, sono stati controllati 52 veicoli, 70 attività commerciali, 110 persone ed è stato effettuato un sequestro amministrativo. Durante detti controlli, è stata rinvenuta anche una pistola cal. 6,35 con matricola abrasa, munita di caricatore completo di 6 colpi. L’arma è stata ritrovata sotto un’auto parcheggiata ed aveva il colpo in canna ed il cane armato, pronta ad essere utilizzata.Due persone sono state fermate e condotte in ufficio per accertamenti“.
Ma tutto questo spiegamento di forze in un mercato alla fine cosa ha prodotto ? Soltanto una pistola abbandonata sotto un’auto ed un sequestro amministrativo. Tutto qui ? E questo sarebbe il risultato di un “blitz” efficace…… ? Ma per favore siamo seri !
O vogliamo parlare del “blizt” dello scorso 12 maggio a Statte ? Dalla pagina Facebook della Questura di Taranto: “Ieri sera, 50 tra poliziotti della nostra Questura e Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto , hanno effettuato, nel comune di Statte, mirati servizi di controllo per la prevenzione e repressione al traffico di armi e stupefacenti. A supporto anche un elicottero del 6° Elinucleo dell’Arma di Bari Palese ed unità cinofile . Numerosi i controlli a persone e veicoli. Nel corso dell’operazione anche 10 perquisizioni in abitazioni e circoli privati.”. Risultato ? Solo tanto fumo…..
Questo è il risultato di una Prefettura che si è dimostrata poco efficace ed assente nella pianificazione e controllo sull’ordine pubblico della città, come i ripetuti “blocchi” del ponte girevole, invasioni da parte di scioperanti delle sedi istituzionali. Una gestione dell’ ordine pubblico sicuramente deficitaria, con quartieri assegnati a rotazione alle sparute pattuglie della forze dell’ ordine, che la sera è più facile trovare ferme parcheggiate davanti a qualche bar, pizzeria, o al massimo occupate a fermare qualche auto per fare gli spiritosi con qualche bella ragazza alla guida (come raccontato dalle “malcapitate” sui social network). Qualcuno spieghi al Prefetto Guidato, che non basta essere attenti solo all’arrivo dei Ministri ed Autorità in città…Per fortuna dopo l’estate lascerà la città per altro incarico, che la sicurezza non si conquista schierando i reparti mobili tutto il giorno sotto il Palazzo del Governo.
Qualcuno spieghi anche al “simpatico” Questore Schimerra , ai suoi “fedelissimi” collaboratori, invece di occuparsi delle nostre contestazioni e di non inviarci più i comunicati stampa (della vicenda se ne stanno occupando al Ministero a Roma) pensino piuttosto a garantire la sicurezza ai cittadini e sopratutto a qualche loro dirigente sotto processo per abuso in atti d’ufficio e con più di qualche denuncia a carico (proveniente persino dal Molise), piuttosto che ad applicare una vergognosa “censura” al nostro quotidiano, non ci farà tacere. Statene pur tranquilli.
Taranto non è Matera signor Questore. Preferire i cronisti in ginocchio o gli amici degli amici sempre pronti a pubblicare le gesta di qualche amico poliziotto o funzionario…per cercare di non fare uscire le notizie “scomode” non serve a nulla. Non si meravigli quando poi la gente rimpiange il suo predecessore, o l’ex capo della mobile di Taranto trasferito a Foggia, città che non a caso secondo la DIA, cioè la Direzione Investigativa Antimafia è la città più pericolosa di Puglia. Sono stati loro a sgominare la “cupola” della mafia-malavita tarantina con l’ inchiesta Alias.
Una cosa è certa: con la nuova gestione della Questura di Taranto, ed i nuovi dirigenti alla Mobile, Digos ecc. ,in città è riesplosa la delinquenza e si ripetono le proteste (non autorizzate) che hanno paralizzato per mesi la città . Solo una coincidenza ? Lasciamo valutarlo e deciderlo alla libera opinione dei nostri lettori tarantini, che crescono ogni giorno di più.