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5 Novembre 2024 03:22

Madre di 35 anni muore in clinica a Bari dopo un’ intervento per dimagrire

La donna è morta nella clinica Mater Dei di Bari. Lascia il marito ed un figlio di 6 anni : i parenti hanno presentato una denuncia ai Carabinieri. Bisognerà innanzitutto capire se la donna è arrivata all'intervento chirurgico in condizioni fisiche compatibili con i margini di sicurezza o se qualcosa di imprevedibile si verificato in sala operatoria e quindi in tal caso si dovranno accertare le eventuali responsabilità mediche,.
Annalisa Zizza e Luciano Saponaro (foto tratta da Facebook)

BARI –  Annalisa Zizza 35 anni, di Ostuni,  sposata con Luciano Saponaro e madre di un bimbo di sei anni, è morta nella clinica “Mater Dei” di Bari dopo essersi sottoposta ad un intervento per un bendaggio gastrico.  La donna si era recata in clinica giovedì scorso per sottoporsi all’intervento chirurgico che riduce le dimensioni dello stomaco e consente così di perdere peso.

Il bendaggio gastrico è un’operazione di chirurgia bariatrica che consiste nella riduzione della capienza dello stomaco attraverso l’applicazione di un anello di silicone. L’obiettivo è quello di innescare nel paziente l’anticipazione del senso di sazietà e di riempimento gastrico e quindi favorire il dimagrimento.

A quanto si è appreso, è morta in sala operatoria. Entrata alle 9 non ne è più uscita.  Alle 19 hanno dato al marito la tragica notizia: sua moglie Annalisa non c’era più, deceduta intorno alle 18.30.  Il marito, impiegato nell’azienda Telcom di Ostuni e molto conosciuto nella cittadina del brindisino, è ancora scioccato per quanto accaduto nella giornata del 18 luglio presso la clinica convenzionata “Mater Dei” di Bari.

Il dolore, la rabbia e lo sconforto e la rabbia hanno soprafatto la famiglia Saponaro che ha sporto immediatamente denuncia ai Carabinieri di Bari. Sono molteplici gli interrogativi che hanno come unico fine, quello di avere la verità su quanto accaduto nelle 10 ore trascorse da Annalisa Zizza  nella sala operatoria. Bisognerà innanzitutto capire se la donna è arrivata all’intervento chirurgico in condizioni fisiche compatibili con i margini di sicurezza o se qualcosa di imprevedibile si verificato in sala operatoria e quindi in tal caso si dovranno accertare le eventuali responsabilità mediche.

Il Pubblico Ministero dr.ssa Grazia Errede, della Procura di Bari titolare del fascicolo d’indagine ipotizza il reato di omicidio colposo a carico dei tre medici Alessandro Besozzi, Maria Grazia Sederino e Fabio Porcelli che hanno operato la povera donna morta, ed ha disposto il suo esame autoptico che verrà effettuato lunedì mattina,  per cercare di fare luce e chiarezza sulla reale causa del decesso della giovane donna. Lunedì mattina sarà conferito incarico per l’autopsia al medico legale Antonio De Donno, all’anestesista Enrico Lauta e al chirurgo Antonio Margari.

I Carabinieri della Stazione Bari Carrassi intervenuti giovedì sul luogo del decesso hanno provveduto a sequestrare immediatamente  il diario clinico che sarà analizzato dal consulente della procura barese per analizzare e individuare eventuali responsabilità mediche. Adesso si attende l’esame autoptico e, dopo l’accertamento necroscopico, il corpo della giovane mamma verrà restituito ai familiari per la celebrazione del suo funerale.

 

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