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22 Dicembre 2024 22:35

Mafie. Don Ciotti: “Oggi siamo tutti sbirri”, in venticinquemila alla marcia di Libera

"Orgogliosa di aver sposato uno sbirro", è la scritta della vedova di un brigadiere che sta sfilando nel corteo di Locri. Manifestazioni in tutta Italia, in cinquemila a Bari. Il presidente del Senato Grasso: "Le scritte hanno sortito un effetto contrario'. La presidente della Camera Laura Boldrini: 'Orgogliosi aver istituito giornata'.


ROMA
Libera celebra a Locri la XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “Oggi a Locri siamo tutti sbirri. Ricorderemo tanti nomi di esponenti delle forze dell’ordine che hanno perso la vita e nessuno li può etichettare e insultare” dice don Luigi Ciotti dopo le scritte offensive apparse ieri sui muri del Vescovado che lo ospita in questi giornidi  Locri in Calabria, dove  25 mila persone hanno sfilato nel corteo di Libera.  Domenica la visita del presidente Sergio Mattarella.

In  testa al corteo ci sono i familiari delle vittime che reggono due striscioni di Libera con lo slogan della Giornata di quest’anno: “Luoghi di speranza, testimoni di bellezza” seguiti da una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni giunti in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. Seguono i gonfaloni di rappresentanza, le autorità e migliaia di persone arrivate in Calabria  da tutta Italia. Nei quattromila luoghi italiani dove si celebra la giornate e manifesta, in  contemporanea a Locri, stanno partecipando oltre 500mila persone, come riferiscono da Libera.

“Orgogliosa di avere sposato uno sbirro”. É la scritta che la vedova del brigadiere dei Carabinieri  Antonino Marino, ucciso a Bovalino il 9 luglio del 1990, ha scritto sulla propria camicia bianca con la quale sta marciando a Locri nel corteo di Libera. “Quando ho visto le scritte di ieri – ha detto – mi sono arrabbiata, mi si è rivoltato lo stomaco. Da qui l’impulso di fare questa maglietta. Sono moglie e mamma di un carabiniere e oggi mi sento la mamma di tutti i carabinieri d’Italia. Gli sbirri sono persone perbene. Rispetto!“.

Alcuni ragazzi minorenni originari di vari Paesi africani giunti in Calabria nei mesi scorsi a bordo di barconi a portare una grande bandiera con i colori della pace che segue i familiari delle vittime innocenti delle mafie che aprono il corteo di Libera. Ad assisterli il mediatore culturale Franck Mba, camerunense, arrivato a Milano nel 2002 e poi trasferitosi nella Locride proprio per aiutare i giovani migranti minorenni.

In Puglia a Bari sfilano in cinquemila – È in marcia verso piazza della Libertà a Bari, il corteo di Libera per la Giornata della Memoria e dell’Impegno a cui hanno aderito in circa cinquemila, tra studenti, familiari di vittime, rappresentanti delle istituzione e delle associazioni provenienti da tutta la Puglia che stanno sfilando dallo stadio della Vittoria, scelto come luogo del raduno perché proprio lì, 25 anni fa, vennero accolti migliaia di cittadini albanesi sbarcati dalla nave Vlora. In testa al corteo vi sono i familiari di alcune delle vittime di mafia pugliesi con indosso una maglietta su cui è raffigurato il volto del loro caro ucciso dalla criminalità. VI sono intere scolaresche con mani di cartoncino con le scritte “libertà“, “coraggio“, “rispetto“, seguite dai gonfaloni dei Comuni pugliesi che hanno aderito alla manifestazione ed i sindaci di quelle città. Accanto al Sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ci sono i sindaci e i delegati dei Comuni di Statte, Mottola, Ruvo di Puglia, Bitonto, San Vito dei Normanni, Gioia del Colle, Mesagne, Cisternino, Spinazzola e Giovinazzo.

Boldrini, orgogliosa che la giornata della memoria delle vittime della mafia sia legge – “Sono orgogliosa che oggi, 21 marzo, per la prima volta si celebri per legge la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie“. Lo afferma la Presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini che ha aggiunto  “Dopo tanti anni di mobilitazione dei cittadini contro la criminalità organizzata, dal Parlamento italiano è finalmente arrivato – con il voto unanime espresso dalla Camera 20 giorni fa – il riconoscimento ufficiale che questa partecipazione meritava. Voglio esprimere la mia affettuosa solidarietà a don Luigi Ciotti: le ignobili minacce che ha ricevuto, poche ore dopo l’importante visita a Locri del Presidente della Repubblica, dicono che non c’è nessun rischio di ritualità nelle migliaia di iniziative che oggi, grazie a Libera e tante altre associazioni, si svolgono in tutto il Paese“.

Per il Presidente del Senato, Pietro Grasso, presente a Locri, le scritte di ieri  hanno prodotto l’effetto contrario: “Se volevano ottenere un effetto hanno ottenuto quello contrario, cioè di una piena solidarietà da parte di tutta Italia a Libera, a don Ciotti e a questo movimento che è un movimento per la legalità e per l’affermazione della cultura della legalità che non è solo rispetto delle leggi ma la possibilità di andare avanti con principi di solidarietà, e per dare un futuro migliore sopratutto ai nostri giovani“.

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