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22 Novembre 2024 00:33

La mancanza di chiarezza del MISE sulle notizie della gara per l’aggiudicazione ad Arcelor Mittal dell’ILVA

Sulla base delle analisi e valutazioni effettuate in applicazione di tali elementi e sub elementi predeterminati i Commissari Straordinari hanno formulato la proposta di aggiudicazione in favore di Am Investco Italy cioè la cordata Arcelor Mittal-Marcegaglia-Intesa SanPaolo. Seguiranno il parere del Comitato di Sorveglianza e la valutazione finale di competenza del Ministro dello Sviluppo Economico per il completamento del processo di aggiudicazione.

ROMA – “La cordata Arcelor Mittal-Marcegaglia-Banca IntesaSanPaolo si è aggiudicata l’ILVA. Lo affermano fonti vicine al dossier. A breve – secondo le medesime fonti – dovrebbe essere diffusa la graduatoria delle offerte, nella quale la cordata Arcelor Mittal-Marcegaglia l’avrebbe spuntata. Gli elementi valutati sono quelli del prezzo, che dovrebbe essere di poco inferiore ai 2 miliardi, l’impatto ambientale ed il piano industriale“. E’ quello che hanno scritto nel primo pomeriggio tutti i giornali italiani e le agenzie di stampa.

La cordata vincente Am Investco Italy  avrebbe offerto 1,8 miliardi di euro, molto di più rispetto ad AcciaiItalia, guidata dagli indiani di Jindal South West e di cui fanno parte anche la  Cassa depositi e prestiti, la Delfin di Leonardo Del Vecchio  ed il Gruppo Arvedi), anche se offre meno investimenti. Advisors della cordata vincente Am Investco Italy sono la banca internazionale d’affari JpMorgan, l’avvocato Giuseppe Scassellati Sforzolini dello studio legale Cleary Gottlieb, l’avvocato Franco Gianni (studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners) .

Ma vi è un giallo irrisolto. Infatti a seguito della notizia, pubblicata come dicevamo da tutta la stampa nazionale ed estera è circolata una presunta precisazione (anch’ essa non ufficiale)  del Ministero dello Sviluppo Economico ripresa dalle agenzie di stampa e pubblicata da tutti i quotidiani nazionali secondo il quale  l’aggiudicazione di ILVA  non  sarebbe ancora avvenuta. “I commissari hanno presentato al Comitato di sorveglianza i risultati della gara e la loro proposta di aggiudicazione”, riferiscono queste fonti “non ufficiali” del MISE.

Le nostre verifiche. Abbiamo quindi contattato l’ufficio stampa del Mise, che non ha saputo darci alcuna risposta, nè smentendo le voci trapelate, nè tantomeno confermandole, dimostrando una intollerabile mancanza di chiarezza istituzionale. Soltanto alle 18:28 è arrivato questo comunicato stampa :

Dal tardivo ed imbarazzante comunicato del MISE si apprende che i commissari hanno presentato al Comitato di Sorveglianza i risultati di gara e la loro proposta di aggiudicazione. Il Ministro Calenda procederà nei prossimi giorni alla valutazione della proposta.

Alle 18:55 è arrivata una nota stampa dei Commissari Straordinari di ILVA S.p.A. in Amministrazione Straordinaria, Corrado Carrubba, Enrico Laghi Piero Gnudi   che informano di aver “trasmesso al Comitato di Sorveglianza, per il parere di competenza e hanno trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico, per le valutazioni connesse all’aggiudicazione, l’istanza contenente l’esito della valutazione relativo alle offerte pervenute dai due investitori per l’acquisizione dei complessi aziendali del Gruppo ILVA. La valutazione delle offerte è stata elaborata sulla base dei seguenti elementi fissati dalla Lettera di Procedura con le quali è stato disciplinato il procedimento nel rispetto dei principi della massima trasparenza, concorrenzialità e parità di trattamento: Piano industriale articolato a sua volta in sub elementi anch’essi predeterminati, Piano ambientale anch’esso articolato in sub elementi predeterminati, Impiego di risorse pubbliche per investimenti ambientali nei limiti consentiti dalla normativa nazionale e comunitaria, Canone di Affitto e Prezzo di Acquisto“.

La nota stampa dei commissari ILVA continua e riferisce che “Sulla base delle analisi e valutazioni effettuate in applicazione di tali elementi e sub elementi predeterminati i Commissari Straordinari hanno formulato la proposta di aggiudicazione in favore di Am Investco Italy ( al momento 85 % ArcelorMittal, 15% Marcegaglia in attesa che si aggreghi al consorzio Intesa Sanpaolo con una quota del 5-10% – n.d.r. )  Seguiranno il parere del Comitato di Sorveglianza e la valutazione finale di competenza del Ministro dello Sviluppo Economico per il completamento del processo di aggiudicazione”

I commissari dell’ ILVA hanno deciso di indicare quale migliore proposta quella di  Am Investco Italy che ha come maggiore azionista ArcelorMittal, il maggior produttore del mondo nel settore dell’acciaio , e la cui quota di mercato in Europa supera ampiamente il 30 per cento, nonostante il monito pervenuto dall’ Unione Europea e sui rischi di eventuali “stop” da parte dell’ Autorità Antitrust europea in caso di vittoria della cordata guidata da ArcelorMittal che è un colosso industriale mondiale basato in Lussemburgo, nato dalla fusione di due tra le più grandi aziende del settore, la Arcelor e la Mittal Steel Company, avvenuta nel 2006.
La decisione indicata dei commissari di Ilva  a dire il vero non arriva inaspettata. Nel settore dell’acciaio, è noto da tempo che l’offerta presentata da Am Investco Italy è sicuramente la migliore sia da un punto di vista industriale, che da quello economico superiore del 50% rispetto alla cordata di Jindal e soci, che ha consentito di ricevere il punteggio maggiore dei commissari straordinari . Una decisione quindi ampiamente prevista e facilmente condivisibile in favore della cordata Am Investco.
L’  Unione Europea ha già fatto capire che la contesa va ben oltre i semplici destini dell’ILVA, riguardando anche  gli interessi dei grandi produttori del Nord Europa, con la Germania in testa, con un inedito scontro tutto indiano. Un comportamento decisamente “irrituale” e poco corretto da parte dell’ Unione Europea, che sembra muoversi in difesa dell’acciaio tedesco, considerando che arriva prima dell’aggiudicazione dell’asta italiana. Peraltro nei giorni scorsi su suggerimento dell’advisor Rothschild, i commissari avevano chiesto ai due finalisti di esprimersi sulla richiesta di proroga al 31 marzo 2018 delle loro offerte, mantenendole immutate. Mentre dalla cordata Am Investco Italy (Arcelor Mittal, Marcegaglia, Intesa SanPaolo) era arrivato un “sì” incondizionato, la rivale AcciaItalia  non ha accettato di prorogare la validità dell’offerta, che quindi resta confermata con scadenza al 30 giugno 2017.

Unica cosa certa al momento è che il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha convocato per il 30 maggio prossimo alle ore 12.15 presso gli uffici del ministero i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Ugl Metalmeccanici, Cgil, Cisl e Uil per “comunicare lo stato di attuazione – come si legge nel documento inviato ai sindacati – della procedura relativa alla cessione degli impianti Ilva“. All’incontro saranno presenti anche il vice ministro  Teresa Bellanova ed i commissari straordinari dell’ ILVA Carrubba, Laghi e Piero Gnudi.

Il segretario generale della Fim Cisl Marco Bentivogli ha così commentato E’ singolare ricevere la tanto attesa convocazione dell’incontro per il confronto relativo ai due piani industriali contenuti nelle offerte per le due cordate per l’acquisizione di ILVA e contestualmente leggere che l’aggiudicazione  a una delle due cordate in realtà è già avvenuta. Ci auguriamo che il ministro Carlo Calenda smentisca al più presto queste indiscrezioni soprattutto per rendere credibile l’incontro previsto per martedì. Un conto è avere un orientamento, altro sarebbe avere già deciso. Ricordiamo che, per noi, accanto al valore dell’offerta e a un maggiore o minore ruolo della Cassa depositi e prestiti, restano prioritari la capacità di investimento tecnologico per la sostenibilità ambientale e il rilancio competitivo al fine della salvaguardia occupazionale”.

“Sappiamo che l’offerta che è oggetto di questa proposta di aggiudicazione è una ottima offerta sotto il profilo del piano ambientale, del piano industriale, della robustezza della finanziaria», ha commentato il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.

Spetterà quindi al ministro dello Sviluppo economico procedere alla valutazione della proposta e dopo l’incontro con i sindacati rendere note la propria decisione . Dopodichè partirà un periodo temporale previsto di 30 giorni per verificare la rispondenza del piano ambientale presentato dall’azienda vincitrice rispetto alle indicazioni del Ministero dell’Ambiente, che dovrà emanare entro l’autunno un proprio decreto. Al termine, finalmente, partirà l’esecutività del contratto di acquisizione dell’ ILVA, dopodichè il vincitore dovrà ottenere il via libera da Bruxelles che arriverà in un periodo previsto tra 25 e 100 giorni, come da procedura.

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