“Sono l’ultimo comandante della flotta repubblicana, offeso dai media, vilipeso da fonti anonime, avrò la mia vendetta in un modo o nell’altro“. Parole al veleno quelle pronunciate fuori protocollo – secondo quanto riporta l’AGENZIA AGI – dell’ammiraglio di squadra Giuseppe De Giorgi, coinvolto nello scandalo dei festini a bordo, da un dossier anonimo inviato alle Procure e a Palazzo Chigi, nel saluto pronunciato agli ufficiali, i sottoufficiali ed i marinai semplici che lo hanno accolto nella piazza del ministero della Marina a Roma, prima di pronunciare il saluto “ufficiale”: affermazioni raccolte dagli applausi dai militari non ancora schierati nel piazzale,per la cerimonia, prima dell’arrivo il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano.
Parole che però non ripete nel discorso “ufficiale” l’ammiraglio De Giorgi quando poco dopo,andando in pensione, si congeda da Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, dopo 40 anni di servizio.
Più tardi l’ammiraglio al telefono precisa al quotidiano Corriere della Sera che le sue parole “Erano solo una battuta, stava partendo la sigla del Gladiatore, stavamo scherzando con i ragazzi, e mi sono scappate delle frasi giocosamente” aggiungendo “ridevano tutti, mi hanno chiesto almeno 100 selfie, sa, dopo 45 anni di servizio in Marina, sono entrato a 18 anni. Ma non sono parole dette nel discorso ufficiale, in Marina i gradi e il rispetto dei ruoli è fondamentale”.
L’ammiraglio De Giorgi è stanco, ma felice per una giornata che ritiene “bella e piena” in cui ha ricevuto centinaia di messaggi di sostegno e saluto. La giornalista del Corriere della Sera gli chiede se prova amarezza per quello che è stato detto sul suo conto. “Rimane dal punto di vista umano – cerca di alleggerire la situazione De Giorgi – ma professionalmente no, non credo di dover essere riabilitato”
“Nessuno è riuscito a spiegare – si difende De Giorgi – perché dovevo essere attaccato in quel modo. Nessuno ha potuto indicare irregolarità, non c’è nessun capo d’accusa, Hanno parlato di appalti, quando la Marina non fa appalti. La violenza e la lunghezza degli attacchi è stata strana” continua l’ammiraglio. “Ma oggi a 63 anni mi godo questo momento. Non voglio pensarci “.