“Sono stato informato del preoccupante stato di disagio e confusione in cui versano i corsi delle Lauree sanitarie di Infermieristica, Fisioterapia e Tecniche della prevenzione dell’ambiente e nei luoghi di lavoro di Taranto. Per questo, ho scritto al Presidente della III Commissione consiliare affinché accolga la mia richiesta di convocazione, con la massima urgenza, per le audizioni dell’ Assessore alla Sanità, del Preside della Facoltà di Medicina di Bari e del presidente del corso di Medicina e Chirurgia, per affrontare e discutere della questione e manifestare la seria intenzione di risolverla”.
Lo dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo. “Nel corso dell’anno –prosegue- alcuni docenti, tra cui anche chi ha carichi didattici, hanno ritirato la disponibilità volontaria all’assunzione di compiti aggiuntivi rispetto a quelli di legge. Una decisione assunta come protesta contro numerose circostanze: la prima, la mancata applicazione del lodo arbitrale tra Università e azienda Policlinico giacché, in oltre due anni, non si è ancora pervenuti al calcolo delle spettanze individuali dovute dal 2000 ad oggi; la mancata assegnazione a tutto il personale sanitario, da parte del Policlinico, delle funzioni graduate (il che ha comportato non solo perdite economiche, ma anche la possibilità di organizzare il lavoro e la qualificazione delle competenze). Queste sono solo alcune delle ragioni sottese alla protesa, a cui si potrebbe aggiungere la gestione dei 18 milioni di euro dati dal Policlinico all’Università che, anziché utilizzarli per coprire almeno in parte le spettanze stipendiali dovute ai docenti, li ha incassati per ripianare il buco nei bilanci di 18 milioni. Tutto ciò ha un’ulteriore conseguenza: quella di dover spostare, con gravi disagi, gli studenti iscritti in altre sedi regionali! In altri termini, si sta smantellando la sede tarantina, bruciando tutti gli sforzi per la creazione di nuovi reparti e strutture. Mi sembra una situazione grave che merita tutto il nostro impegno ed auspico, quindi, che si convochi la Commissione con la massima urgenza, valutando anche l’opportunità di un contributo regionale al polo tarantino per garantire l’impegno del personale docente. Diversamente –conclude il vicepresidente Marmo– mi faccio da garante di questa vicenda e farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per sbloccare la gravissima situazione di Taranto”.