Nell’eterno conflitto tra politica e magistratura, il commento del prof. Massimo Cacciari, ospite, tra gli altri, Nel programma In Onda, approfondimento politico estivo di La7, condotto da Marianna Aprile e Luca Telese , ha ridicolizzato il modus operandi di certa stampa “sinistrorsa”. Il caso del giorno trattato era quello riguardante Arianna Meloni, sorella del premier, finita sotto la lente d’ingrandimento per una presunta sua presenza ad alcune riunioni per le nomine di governo.
Il filosofo ed ex-sindaco di Venezia Massimo Cacciari, esponente politico di sinistra, con la sua consueta ironia pungente ed onestà intellettuale ha commentato anche in sincerità così la notizia: “Non ho nessuna contezza di questa signora, della sorella della Meloni. Non so chi sia, non so cosa faccia… cosa vuole che le dica, non posso darvi alcun conforto, non so nulla”.
Quando, però, il giornalista Luca Telese marito di una delle figlie dello storico segretario del PCI Enrico Berlinguer, gli ha chiesto se questa vicenda sia l’ennesimo tentativo di delegittimare il governo per via giudiziaria, Cacciari gli ha risposto così: “Che in Italia si giochi con le procedure giudiziarie, palesi o non palesi, reali o non reali, è una storia vecchia di trent’anni, anzi di più, quindi… La storia dimostra che sono tutti calcoli sbagliati, chi vuole far leva su questioni giudiziarie per far fuori l’avversario politico, si fa fuori da solo. Emerge una solidità della politica malgrado tutto, quindi lasciamo stare, vediamo cos’è sta storia, non sarà niente“.
Cacciari, nel suo intervento ha aggiunto qualcosa su cui riflettere: “Si è sempre fatto un uso strumentale di decisioni e iniziative della magistratura, da una parte e dall’altra, e questo ha avuto effetti sempre più scarsi nel corso del tempo. Naturalmente non mi riferisco a eventi come Tangentopoli, che sono stati cataclismi politici e culturali generali, e le cui indagini sono state nient’altro che la punta dell’iceberg. Ma tutte le altre che ci sono succedute in questi sciagurati trent’anni e sono finite in niente. Anche la valanga di processi contro Silvio Berlusconi… Ma Berlusconi è stato defenestrato una volta dall’Europa per ragioni politiche che esulavano totalmente dalle sue vicende processuali“.
“Ho predicato invano per tutti questi anni ai miei colleghi della cosiddetta sinistra – ha concluso Cacciari – di non cercare di far leva su cose che riguardano la magistratura, lasciate lavorare in pace i magistrati e voi fate battaglie politiche. Questo è un totale malvezzo italiano”