Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato al Teatro Comunale “Niccolò Piccinni” di Bari alla cerimonia organizzata in occasione dell’80° anniversario del Congresso di Bari dei Comitati di Liberazione Nazionale. Nel corso della manifestazione sono intervenuti: Antonio Decaro, Sindaco della Città Metropolitana di Bari; Gianfranco Pagliarulo, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani e Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia. Presenti anche numerose autorità civili e militari, esponenti della politica locale e rappresentanti pugliesi del governo, i sindaci della Città metropolitana e una delegazione di studenti.
Mattarella ha visitato la sala di rappresentanza del foyer del Piccinni che oggi è stata intitolata al giornalista Oronzo Valentini, “già”storico” direttore della Gazzetta del Mezzogiorno e redattore degli atti del Congresso, alla presenza dei figli Cecilia, Giovanni e Antonello. Nell’occasione al capo dello Stato è stata donata una copia originale del quotidiano barese risalente alle giornate del Congresso. Incredibilmente la Gazzetta non ha nè annunciato, nè dato notizia del riconoscimento al direttore Valentini. Mancanza di stile o solo invidia e risentimento da parte dell’attuale direzione ?
La Lectio magistralis, dal titolo “Dall’armistizio al Congresso di Bari”, è stata svolta da Luciano Canfora, Professore emerito di filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Al termine, il Presidente Mattarella ha visitato la mostra “Nonostante il lungo tempo trascorso” …le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945”, allestita al Castello Svevo di Bari. Mattarella nel castello ha visitato la mostra ‘Nonostante il lungo tempo trascorso. Le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945’. Il capo dello Stato si è quindi diretto verso l’aeroporto per fare ritorno a Roma.
Emiliano: “Noi guardiamo avanti nella certezza che da qualsiasi oscurità insieme usciremo liberi”
“Noi non dimentichiamo i misfatti, le vergogne e la catastrofe in cui il fascismo trascinò l’Italia. Quel senso di liberazione, quell’affrancamento dal fascismo e dalla guerra richiede oggi, da parte nostra, azioni coerenti che continuino a mantenerlo in salute giorno dopo giorno” questo il passaggio saliente dell’intervento del presdiente della Regione Puglia Michele Emiliano che rivolgendosi al Capo dello Stato ha detto: “Signor Presidente, lei più volte ci ha ricordato che la memoria non è materia inerte, non è la retorica marmorea di una lapide, men che meno una ricorrenza, ma è un atto del vivere. È materia viva, è il lievito delle nostre giornate. Una memoria che non sempre è conforto, ma a volte è un pungolo a reagire, a impegnarsi, a costruire con fatica un futuro migliore del presente. Ricordiamo oggi un evento accaduto 80 anni fa – ha aggiunto Emiliano – nella consapevolezza, quindi, di coltivare una memoria capace di creare una nuova forza rigeneratrice; una memoria che si fa impegno comune per costruire un nuovo paradigma dell’umano. Continueremo, ostinatamente, a costruire giorno per giorno la nostra liberazione. Come fecero i partigiani, noi guardiamo avanti nella certezza che da qualsiasi oscurità insieme usciremo liberi“.
Decaro: “È un orgoglio ricordare quello che è accaduto 80 anni fa”
“La presenza del presidente Mattarella testimonia un legame con la nostra terra e con i valori della nostra Carta costituzionale – ha affermato il sindaco di Bari, Antonio Decaro – per noi oggi è un orgoglio ricordare quello che è accaduto 80 anni fa all’interno del teatro Piccinni. Il primo Congresso dei Comitati nazionali di liberazione dove sono state poste le basi della nostra Costituzione“. Decaro ha voluto citare e ricordare che “qui straordinari personaggi come Benedetto Croce, Michele Cifarelli, Tommaso Fiore hanno parlato di libertà, di democrazia e di coraggio. Lo stesso coraggio che ha caratterizzato l’azione degli abitanti della città vecchia in quegli anni: seguendo il generale Bellomo difesero la città vecchia e il porto dall’attacco nazista. È importante ricordare la passione che ha animato la città in quegli anni – ha concluso il sindaco – e gli atti di resistenza che ci sono stati e che ci hanno permesso di ottenere, anche se in maniera tardiva, una medaglia d’oro al valore“
Pagliarulo (ANPI): “col congresso di Bari si sanciva l’unità nazionale fra i partiti antifascisti”
“Sono onorato di portare il saluto dell’ANPI a una celebrazione che parla di quella comunità nazionale pluralista che chiamiamo repubblica democratica e antifascista, che comincia in qualche modo a delinearsi qui, esattamente ottanta anni fa” ha affermato il presidente dell’ Anpi Gianfranco Pagliarulo, ricordando che “col congresso di Bari si sanciva l’unità nazionale fra i partiti antifascisti che si affacciavano alla direzione del sistema politico, conquistando spazi di autonomia nel contesto dell’occupazione militare”. “Fu allora – ha aggiunto il presidente dell’ ANPI – , dopo quattro mesi di Resistenza al centro e al nord, che cominciava a germogliare quel patrimonio di riflessioni sulla democrazia che era stato seminato nel ventennio”.
| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |