Tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, figurano, oltre a Marina Berlusconi, figlia dell’ex presidente del Consiglio, anche la discografica Caterina Caselli, la produttrice cinematografica Raffaella Leone e la stilista Chiara Boni. A 47 anni di distanza dall’onorificenza riconosciuta al padre, Silvio Berlusconi che fu insignito dell’onorificenza all’età di 41 anni, il 14 ottobre del 1977, dall’allora presidente della Repubblica Giovanni Leone, su proposta del ministro dell’Industria Carlo Donat Cattin.
Una nomina che, dopo alcuni anni, fece si’ che il titolo di “Cavaliere” valesse quasi come sinonimo di Berlusconi, indicato spesso appunto, soprattutto dalla stampa, con le sole due parole “il Cavaliere”. E oggi, a quasi un anno dalla scomparsa del Cavaliere, avviene una sorta di simbolico passaggio del testimone da padre a figlia: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su proposta del ministro Adolfo Urso, ha infatti nominato Cavaliere del Lavoro Marina Berlusconi, che compirà 58 anni il prossimo agosto, presidente della Fininvest e numero uno della casa editrice Mondadori.
Anche Caterina Caselli è Cavaliere
C’è anche Caterina Caselli è tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati da Mattarella. La produttrice, autrice cantante e conduttrice è stata scelta per la sua attività nell’ambito dell’industria discografica italiana. “Sono sorpresa, felice e onorata, davvero non me l’aspettavo! Desidero ringraziare il presidente Mattarella e tutti coloro che hanno proposto la mia candidatura. Sto vivendo un momento stupendo“, ha commentato Caterina Caselli
Marina Berlusconi, lo dedico a mio padre
La presidente di Fininvest e numero uno di Mondadori, nata a Milano e che compirà 58 anni il prossimo agosto (la madre è Carla Dall’Oglio, prima moglie del leader azzurro), ha sempre avuto un rapporto quasi simbiotico con il padre e nei momenti più tormentati della storia di Forza Italia, prima che il partito venisse affidato nelle mani di Antonio Tajani, è stata più volte indicata come possibile nuova guida del movimento lanciato nel ’94.
Ed è stata lei a raccogliere nella stanza del San Raffaele dove era ricoverato, l’ultimo testamento politico di Berlusconi, a poche ore dalla sua morte. “Dal Cavaliere alla Cavaliera…”, scherza un big forzista, che considera questa nomina un modo per tenere viva la memoria del presidente di Fi, quattro volte premier. Raccontano che il prossimo passo potrebbe essere la costituzione di una Fondazione intitolata a Silvio.
Come il padre, Marina si è distinta per merito sul lavoro, nel suo caso per quanto riguarda il settore dell’editoria. Ma, pur smentendo ogni volta una sua discesa in campo, continua a sostenere la creatura politica di Berlusconi, soprattutto dal punto di vista economico: resta infatti, insieme ai fratelli Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, tra i principali finanziatori di Fi ( ad aprile, alla vigilia delle europee, con Pier Silvio e Barbara, ha staccato un assegno di 100 mila euro per rimpinguare le casse del partito)
“Desidero esprimere la mia profonda gratitudine al capo dello Stato Sergio Mattarella e al Consiglio dell’Ordine al Merito del Lavoro per avermi onorata con questo prestigioso riconoscimento. Lo dedico a Silvio Berlusconi, mio padre, che è stato e sempre sarà ‘il Cavaliere”. Lo dichiara in una nota Marina Berlusconi, commentando la sua nomina a Cavaliere del Lavoro.
“Ha creduto in me mi ha sostenuto e mi ha dato la possibilità di fare il mestiere che ritengo il più bello del mondo, quello dell’editore – continua parlando del padre – . Da oltre vent’anni ho l’onore di presiedere un grande gruppo come Mondadori, vero e proprio patrimonio del nostro Paese, che ha fatto della libertà e del pluralismo la sua ragion d’essere. Voglio quindi condividere questo riconoscimento con ciascuna delle persone che lavorano in Mondadori, e, più in generale, con le persone di Mediaset e di tutto il gruppo Fininvest. La mia nomina di oggi è allo stesso tempo un premio al loro impegno, alla loro energia, alla loro passione”.
Questo l’elenco completo degli insigniti, con l’indicazione, per ciascuno, del settore di attività e della Regione di provenienza:
ALEOTTI Lucia, Industria Farmaceutica – Toscana;
ANGHILERI Eufrasio, Industria Siderurgica – Lombardia;
ARENA Giovanni, Commercio Grande distribuzione – Sicilia;
BECCARI Pietro, Industria Moda e design di lusso – Estero;
BERLUSCONI Marina Elvira, Industria Editoria – Lombardia;
BERTAZZONI Paolo, Industria Elettrodomestici – Emilia-Romagna;
BONI Maria Chiara, Industria Moda e abbigliamento – Lombardia;
CAMPAGNOLO Giorgio, Industria Abbigliamento sportivo – Veneto;
CAPUTO Carmine, Industria Alimentare Molitoria – Campania;
CASELLI Caterina Imelde, Industria Discografia – Lombardia;
CIMBRI Carlo, Terziario Assicurazioni – Emilia-Romagna;
GIORDANI Graziano, Artigianato Ricami – Marche;
LEONE Raffaella, Terziario Cinematografia – Lazio;
LUNELLI Matteo Bruno, Vitivinicolo Spumanti – Trentino-Alto Adige;
MANZANA Fausto, Terziario Servizi informatici – Trentino-Alto Adige;
MARINO Giuseppe, Industria Ferroviaria – Piemonte;
MUNTONI Francesco Giovanni, Terziario Alberghiero – Sardegna;
PAOLINO Duilio, Industria Macchinari agricoli – Piemonte;
PRIMICERI Vito Antonio, Terziario Credito – Puglia;
RAVANELLI Fabio, Industria Cosmetica – Piemonte;
RONCADIN Edoardo, Industria e commercio Prodotti surgelati – Friuli-Venezia Giulia;
SAMER Enrico, Terziario Logistica – Friuli-Venezia Giulia;
SERENA MONGHINI Antonio, Industria energetica Petrolio – Emilia-Romagna;
SGARIBOLDI Giovanni, Industria Cosmetici e profumi – Lombardia;
VILLANO AQUILINO Carlo, Industria Aerospazio – Campania.
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