ROMA – Alle prime luci dell’alba di questa mattina , è scattata una maxi operazione della Polizia di Stato nei confronti del clan Mallardo e dei cosiddetti “scissionisti”. Gli operatori dello SCO il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e Firenze stanno eseguendo misure cautelari, emesse dal Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di diverse persone, responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, della violazione della normativa sulle armi, di riciclaggio e di intestazione fittizia di beni. Tra queste c’è il capoclan Francesco Mallardo e suo cognato, Liccardo Antimo, dipendente del Comune di Giugliano in Campania. Arrestati due imprenditori mentre un consigliere comunale di Giugliano, Comune in provincia di Napoli, è indagato.
E’ stato eseguito un sequestro preventivo di rapporti bancari svariati milioni di euro tutti riconducibili al clan Mallardo , di 59 immobili e nove società tra il Giuglianese e la Toscana riconducibili al clan , società operanti in vari settori, veicoli e per un valore stimato intorno € 50.000.000,00. Il ritratto dell’ “Alleanza di Secondigliano“ che emerge dall’ultima inchiesta della Dda di Napoli che ha portato oggi a diciannove arresti, evidenzia un grande potere del clan camorristico sempre forte, potente e compatto, senza defezioni e nessun pentito nelle fila degli affiliati che contano, in grado di rivelare nella fitta trama di interessi e intrecci illeciti, le coperture, i tanti soldi che giravano.