Luigi Alfarano medico oncologo di 50 anni, dipendente e promotore di un associazione benefica di Taranto, ha ucciso ieri sera sua moglie nell’appartamento in città dove vivevano sin dal giorno in cui si erano sposati , e, quindi ha prelevato e portato con sè il figlioletto di 4 anni, recandosi in una villa in periferia dove lo ha ucciso a colpi di pistola e quindi tenendolo stretto a sè, si è disteso nel letto e sparato togliendosi la vita per ultimo.
La coppia stava per mettere fine al loro matrimonio, le pratiche già avviate, però non si era presentata all’udienza programmata ieri mattina dinnanzi al Tribunale di Taranto per discutere della separazione. Cosa sia successo in mattinata è ancora tutto da scoprire, e non sarà facile.
Secondo i primi accertamenti degli investigatori la tragedia ha avuto inizio nel pomeriggio quando l’uomo prima di recarsi dall’ avvocato con la sua giovane sua moglie Federica De Luca, 29 anni, ha avuto una forte lite con la donna. Alla fine dell’ennesima discussione, svoltasi in una casa del centro di Taranto, il medico l’ avrebbe prima picchiata la moglie e quindi uccisa strangolandola.
Sempre sulla base di una prima ricostruzione il medico avrebbe portato via il figlio raggiungendo insieme con l’ auto dell’ associazione una casa di proprietà della sua famiglia in località Pino Di Lenne, in contrada Marzilotta, tra Chiatona e Palagiano . Un vero e proprio “viaggio” verso la morte. Arrivato nella villa di villeggiatura il medico ha quindi deciso di chiudere con la vita dando seguito alla sua lucida follia.
Il medico, arrivato a destinazione ha quindi ucciso suo figlio sparandogli con una pistola “Beretta” che il medico deteneva con regolare porto d’armi, e subito dopo l’atroce omicidio del povero innocente ed incolpevole bambino, Alfarano ha messo fine anche alla sua vita sparandosi con la stessa arma mentre teneva suo figlio ormai morto abbracciato a se, sdraiati insieme nel letto, dove sono stati trovati dagli investigatori.
L’allarme alle forze dell’ordine è stato dalla mamma di Federica De Luca, che ha chiamato intorno alle 20.30 il 113 preoccupandosi dal fatto che la figlia non fosse mai arrivata presso lo studio legale dov’era attesa nel pomeriggio proprio per formalizzare le ultime formalità legali necessarie alla separazione.
Dopo l’arrivo dei Vigili del Fuoco i poliziotti e carabinieri intervenuti sul posto hanno trovato il cadavere della donna nell’appartamento del centro cittadino di Taranto. Quindi la Polizia ed i Carabinieri si sono recati nella villa di famiglia, dove sono stati ritrovati i corpi dell’uomo e del bambino. Le indagini sono coordinate dal dr. Remo Epifani sostituto procuratore della repubblica di Taranto