di Francesca Laura Mazzeo
L’immagine di Jimi Hendrix che al Festival di Woodstock distorce l’inno statunitense con la Fender Stratocaster, ha fatto epoca. E con “Woodstock & Hendrix: THE REVOLUTION. Fotografie di Baron Wolman e Donald Silverstein”, il Medimex, International Festival & Music Conference, promosso a Taranto da Puglia Sounds, celebra in esclusiva con ONO Arte il cinquantennale del festival americano e il musicista simbolo di una stagione straordinaria. Medimex è un progetto “Puglia Sounds“, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato con il Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del Fondo di Sviluppo e di Coesione 2014-2020 messo a disposizione dall’ Unione Europea
La mostra, che con 62 scatti prevalentemente inediti per l’Italia racconta uno dei momenti centrali della cultura popolare del secondo Novecento, sarà aperta al pubblico a ingresso gratuito dal 6 al 28 giugno e sarà dislocata tra l’ex chiesetta dell’Università, in via Duomo, nella città vecchia, dove sarà possibile visionare le foto di Wolman su Woodstock ed una parte degli scatti fotografici di Silverstein su Hendrix, e il Museo MArTa, dove si potranno ammirare altre foto di Silverstein riguardanti il grande chitarrista americano.
L’apertura della mostra sarà caratterizzata, il 6 giugno, alle ore 18, nella ex chiesetta dell’Università, da un “Incontro d’autore” durante il quale Ernesto Assante introdurrà e intervisterà Baron Wolman, l’allora capo fotografo della rivista Rolling Stones che con la sua macchina fotografica immortalò per tre giorni i momenti di quello straordinario raduno nella piccola città rurale dello Stato di New York, dove confluirono oltre 500mila persone provenienti da ogni parte del mondo.
Sul palco si alternarono tutti i più grandi nomi della scena musicale dell’epoca: a partire da Jimi Hendrix, gli Who, Joan Baez, Janis Joplin, Carlos Santana, Grateful Dead, Joe Cocker, Crosby, Stills, Nash & Neil Young e molti altri ancora. Ma il fotografo Wolman non si limitò ad immortalare gli artisti sul palco o dietro le quinte. Con il suo obbiettivo riuscì a documentare uno dei momenti più rappresentativi della stagione dell’amore, restituendo in maniera ancora vivida e per nulla documentaristica l’atmosfera del festival: le strade sterrate invase dalle persone che risalivano le colline per assistere al concerto, le macchine abbandonate lungo la strada ed usate come giacigli, baracche e tende improvvisate circondate dalle mucche provenienti dai vicini pascoli e le migliaia di corpi aggrovigliati gli uni sugli altri.
Accanto alla foto di Wolman anche quelle di Donald Silverstein, il grande fotografo americano che nel 1967 ritrasse all’apice della sua carriera l’artista simbolo della musica psichedelica, due anni dopo protagonista della memorabile performance sul palco di Woodstock. Le foto in studio, alcune delle quali scattate insieme ai suoi compagni di band Mitch Mitchell e Noel Redding, mostrano un Hendrix già consapevole del suo ruolo fondamentale nella storia della cultura pop. Il chitarrista e cantante americano stava, infatti, rivoluzionando la musica popolare nella Swinging London dove, una mattina di settembre del 1970, venne trovato senza vita.