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18 Dicembre 2024 18:48

Meloni chiude Atreju e promette “un 2025 di riforme”: “l’Italia è tornata a correre”.

La premier avverte l'opposizione: "Il centrodestra arriverà compatto fino alla fine della legislatura e anche oltre". Stoccate a Schlein, Landini e Prodi

La premier Giorgia Meloni ha chiuso la kermesse di Atreju che ha definito”Un’edizione splendida” ringraziando la sorella Arianna, perchè – dice in maniera ironica – “in questa sua foga di dover piazzare amici e parenti e gente che non conosce ha trovato il tempo per organizzarla…“, affonda il colpo per la prima volta soprattutto su Maurizio Landini e su Romano Prodi. Il primo è reo di “aver utilizzato toni senza precedenti” che “se li avessimo usati noi sarebbero arrivati i caschi blu dell’Onu”, perché l’invito del segretario della Cgil alla rivolta sociale, spiega il presidente del Consiglio, “è solo perché ha argomenti deboli per aiutare la sinistra, non certo i lavoratori”. Immancabile lo scontro dialettico con Elly Schlein che attacca il governo sulla sanità “come un disco rotto” e con “argomenti falsi” (“La calcolatrice serve a voi“) e che a pronunciare la parola Stellantisle si inceppa la lingua“.

L’ex presidente del Consiglio Prodi viene citato, perchè, secondo la Premier, al pari della segretaria dem ha pronosticato l’isolamento dell’Italia. “Ai suoi improperi – replica la Meloniho aperto una bottiglia di vino migliore e brindato alla mia salute. Ogni patriota deve essere fiero di ricevere le critiche di chi ha svenduto l’Iri e facilitato l’ingresso della Cina nel Wto, la dimostrazione “che lui di obbedienza se ne intende parecchio...”. “Noi siamo persone libere” siamo arrivati in “una stagione di governo nel periodo più complesso dal dopoguerra a oggi”, ha sottolineato la premier Meloni aggiungendo: “Molti hanno scommesso sul nostro fallimento e hanno puntato sul cavallo sbagliato. L’Italia torna a essere un modello“.

“Da osservati a modelli”

La festa di Fdi resta per Giorgia Meloni l’occasione per ricordare pure il passato della destra, quella sfida vinta “di una generazione che ha combattuto per superare tutti i pregiudizi” e buttare giù “i cancelli ideologici sbarrati dal palazzo“. Ma è stato anche il momento in cui il presidente del Consiglio si è tolta qualche sassolino dalle scarpe, in particolar modo contro chi ha remato contro il nostro Paese che “da osservato è diventato modello”, cercando “di azzoppare la nomina di Fitto” in Europa, e ricordato alla sua gente che “noi siamo antitetici alla sinistra, esistiamo per smentirvi e stupirvi”.

Ma non solo rimarcano innanzitutto tutti i leader dell’alleanza nel centrodestra, nessuna divisione . Lo spiega Matteo Salvini  segretario della Lega che ‘prenota‘ anche la prossima legislatura, “La diversità è ricchezza” afferma Maurizio Lupi leader di Noi moderati , come sottolinea Antonio Tajani segretario di Forza Italia,  che, nel riaffermare “il patto del 1994” siglato da Berlusconi con l’obiettivo del 51% alle prossime Politiche, sottolinea il forte legame d’amicizia che “pero’ non è dire sempre di si’, possiamo anche discutere ma nel momento del bisogno” l’importante “è ritrovare l’amico, spalla a spalla per combattere per i valori giusti”.

La premier Giorgia Meloni ha rilanciato:Ciascuno nel centrodestra è consapevole della propria responsabilità. Onoreremo fino all’ultimo giorno il compito che ci è stato dato. Arriveremo compatti fino alla fine della legislatura e oltre“.

“I centri in Albania funzioneranno”

Lo scopo è portare a compimento il programma, anche sul tema dei migranti: “I centri in Albania funzioneranno”, ha detto la premier. Meloni, nel sottolineare come il protocollo siglato con Tirana sta facendo “scuola in mezza Europa” perchè funge anche da effetto deterrente, ribadendo che non si darà mai per vinta, “a costo di passarci tutte le notti” da qui alla fine della legislatura perchè “fermare l’iniziativa sarebbe un grande favore ai criminali”. La premier si è rivolta a quei giudici che hanno stoppato la mossa del governo con “sentenze irragionevoli“, invitandoli ad interrogarsi sulle conseguenze delle loro discutibili decisioni. E manda un messaggio chiaro: “Voglio combattere la mafia e chiedo a tutto lo Stato italiano e alle persone perbene di farlo, non sono io il nemico, sono una persona perbene“.

Il presidente del Consiglio ha spaziato dai temi europei sostenendo che “serve un cambio di rotta“ed annunciato le sue dimissioni dalla presidenza del partito dei conservatori per sostenere l’ex primo ministro polacco Morawiecki – a quelli italiani. Il 2025 sarà l’anno delle riforme (“Spaventano molti ma andremo avanti”), dal premierato all’autonomia differenziata alla separazione delle carriere. E sarà l’anno in cui si continuerà la lotta alla burocrazia, per tagliare gli sprechi . Dice: “Uno Stato efficiente vuol dire meno tasse e clientelismo. Uno scenario del genere puo’ preoccupare la sinistra ma non i cittadini”. Un accenno alla manovra, “sulle pensioni minime avremmo potuto fare di più” ribadendo che certamente “abbiamo fatto meglio della sinistra”, ed assicurando che in futuro “arriveremo a cento euro“. Assicurando che sulle polemiche sul ddl sicurezza contro il quale si sono schierati anche cantanti e attori, finirà come Trump con Hollywood .

“Cuori puri e gambe ferme”

A proposito del presidente americano rinnova gli auguri a Trump per la sua vittoria su Joe Biden, “sono una donna di destra, non ho alcuna difficoltà a dialogare con tutti se serve all’Italia ma, a maggior ragione, sono felice di farlo” con il tycoon. “Rispondiamo con i fatti ai tanti uccelli del malaugurio”, tutti coloro “che sperano che metteremo il nostro personale destino prima di quello della nazione rimarrà ancora una volta deluso. E deludere la sinistra è il nostro sport preferito“, dice la premier Meloni che torna a citare i risultati raggiunti dall’esecutivo, anche a livello internazionale, per “un’Italia che “è tornata a correre”.

Infine, il discorso motivazionale, l’invito rivolto ai ministri, ai militanti a mettersi “ai remi“: “La nostra è una missione. Quando la posta è alta non c’è spazio per l’egoismo dei singoli. Siate concentrati, ambiziosi, coraggiosi, coltivate desiderio di riscatto e passione per la giustizia. Siate all’altezza della grande nazione che rappresentate e dell’enorme responsabilità che comporta“. “Non tornerà” – ha concluso la Meloni – “un’occasione come quella di adesso, l’occasione è ora e non permette passi incerti e tentennamenti, perché ha bisogno di certezze, cuori puri e gambe ferme. Ma io sono certo che siamo all’altezza del compito, l’Italia è all’altezza”.

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