La cucina calabrese, dopo il New York Times, conquista un altro riconoscimento internazionale. Va a Caterina Ceraudo, giovane chef al ristorante Dattilo a Strongoli (Crotone), una stella Michelin dal 2012, il premio “Donna Chef 2017” assegnato da Michelin, stasera a Milano nell’ambito dell’Atelier des Grandes Dames, tributo alle donne dell’alta ristorazione voluto dalla maison dello champagne Veuve Clicquot. Appena l’ha saputo è corsa da sua sorella Susy, e fra le lacrime di gioia ed il sorriso della felicità, inizialmente era convinta di aver capito male. Dopodichè ha telefonato al suo maestro, Niko Romito, al quale nonostante la confidenza l’affetto, dà ancora del lei : “Chef sono la cuoca dell’anno per la Michelin”
Caterina rappresenta una bella storia italiana di imprenditoria al femminile. La giovane chef calabrese Caterina Ceraudo 29 anni, una laurea in Enologia e Viticoltura a Pisa, lavora all’interno del ristorante di famiglia con grande passione e determinazione, prendendo in mano nel 2013 le redini della sua “azienda” confermando da subito la stella, l’ambito riconoscimento della guida rossa. Il ristorante di famiglia è al centro di un’azienda agricola biologica dove orti, vigneti e uliveti forniscono i prodotti per la sua cucina del territorio, semplice e ricca di sapore. Per gli ispettori Michelin, quella di Caterina è “una cucina moderna e allo stesso tempo non complicata, in cui il sapore è spesso bilanciato da giuste dosi di acidità e dolcezza“.
Il premio all’imprenditoria in rosa nel settore ristorazione si inserisce tra i premi assegnati da Michelin in occasione della presentazione della 62/ma edizione della Guida Michelin Italia, quale riconoscimento di storie di italiani che contribuiscono all’eccellenza del patrimonio culturale del Bel Paese: i premi Giovane Chef Michelin Italia 2017 e Qualità nel tempo Michelin Italia 2017, assegnati rispettivamente a Federico Gallo, Locanda del Pilone, ad Alba, e al Ristorante San Domenico, a Imola.
Un’attività che ha puntato, nel corso degli anni, alla valorizzazione dei prodotti espressione del territorio, promuovendo il biologico. I piatti semplici e “decisi” di Caterina permettono di far rivivere la genuinità dei tempi passati e al contempo contribuiscono alla creazione di una immagine positiva di imprenditoria “rosa” in Calabria.