I controlli di Polizia, Carabinieri ed Esercito Italiano proseguono incessanti nella struttura del C.A.R.A. di Bari, dopo l’arrivo dei migranti tunisini sabato 25 luglio. La situazione all’interno del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo a Palese (Bari) non riescono a trovare pace. Negli ultimi giorni vi sono stati diversi episodi di cronaca, tra fughe notturne attraversando i binari persino con l’arrivo dei treni, e tentativi di scavalcare le recinzioni perimetrali, che hanno riguardato la struttura alle porte di Bari, episodi in un primo momento negati dal Prefetto di Bari dr.ssa Bellomo ma che invece hanno che trovato conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, nel comunicato diffuso dalla Questura di Bari.
Il 26 luglio scorso un cittadino egiziano di 19 anni, dopo aver scavalcato la recinzione, tentando la fuga, si è scagliato contro i poliziotti, che erano prontamente intervenuti. L’ egiziano dopo aver tentato di colpire gli agenti della Polizia di Stato all’altezza del volto, è stato fermato e denunciato per oltraggio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
La sera del 27 luglio scorso è stato invece un cittadino tunisino di 29 anni a cercare di scappare dal C.A.R.A., sempre scavalcando la recinzione pressochè inutile. Fermato dalla Polizia di Stato, ha cercato di sottrarsi al controllo ma è stato fermato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Il giorno successivo e cioè il 28 luglio due cittadini extracomunitari, un pakistano di 33 anni ed il tunisino già denunciato il giorno precedente , hanno cercato sempre nelle ore serali di scavalcare la recinzione, ma sono stati fermati dai poliziotti. Il tunisino è stato nuovamente denunciato per resistenza a pubblico ufficiale ed inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità. Il pakistano che durante la fuga ha anche tentato di colpire un operatore, lanciandogli contro uno zaino, è stato denunciato per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Ieri mattina è stato denunciato un 38enne originario della Costa d’Avorio, già destinatario dell’ordine (disatteso) del Questore di lasciare il territorio nazionale, invece ha cercato di accedere all’interno della struttura, senza averne titolo. L’uomo si è rifiutato di fornire le proprie generalità al controllo. È stato quindi denunciato a sua volta per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale e ingresso arbitrario in luoghi vietati. Era