di Antonello de Gennaro
Un imprenditore tarantino, Roberto Cossu ha reso noto questa mattina sul social network Facebook attraverso il vice responsabile dei Conservatori e Riformisti di Taranto, Pasquale Fallone una vicenda inquietante, che dovrebbe essere assolutamente approfondita dalla Magistratura e dalla Forze dell’ Ordine di Taranto. Ecco il racconto:
“Qualcuno tipo Tony Cannone mi conosce ..…Ieri sabato mattina mentre ero in spiaggia con i miei bambini sono stato avvicinato da uno dei leader dei Liberi e Pensanti perché addirittura mi aveva sentito il giorno prima parlare per strada con un mio amico nel dare dei giudizi critici verso di loro, in pratica mi hanno seguito e il giorno dopo avvicinato in spiaggia , hanno cominciato ad inveire e spintonare , se non avessi avuto sangue freddo e qualche bagnante che è intervenuto in mia difesa non so cm sarebbe andata a finire, in pratica signori, noi non possiamo più parlare x strada e democraticamente esprimere dei pareri in libertà .
Chi mi conosce sa le lotte che porto avanti da tempo come professionista e imprenditore a tutela di chi subisce ingiustizie e vessazioni da Banche e burocrazia , ma ho sempre avuto un contegno ed un rispetto massimo per le istituzioni e per le persone ….. Tutto questo che sta accadendo è inaccettabile …… Quello che ho subito ieri non lo accetto e non lo accetterò mai e questo è un motivo valido perché tutta la parte sana della città fatta di gente realmente per bene , che ha sempre lavorato restando nell’ ombra , che ha sempre speso la propria esistenza per conservare e sviluppare l’ economia e i posti di lavoro di questa città abbiano uno slancio di orgoglio e realmente tutti insieme possano occuparsi della rinascita di questo territorio con progetti e impegni validi fatti di contenuti , ognuno per le proprie competenze e ognuno con il proprio entusiasmo raccolti e accomunati da uno spirito di servizio di carattere eccezionale…. Dobbiamo difendere le nostre aziende, il nostro territorio e la nostra economia anche da questi che sono sciacalli dell’ ultima ora in nome di una vera e propria campagna strumentalizza trice di malattie e presunti abusi le cui origini sono complessa e risalgano alla notte dei tempi….. Ripeto non accetto questo
Clima fatto di odio e violenza che addirittura diventa giustificabile perché ci sarebbero stati in passato decessi per tumori…. Sarà e dovrà essere la giustizia a determinare le responsabilità, ognuno di noi deve restare al suo posto come in ogni società civile e’ giusto che sia , se invece le cose stanno diversamente , nessuno di noi si sottrarrà alla lotta ma noi la continueremo a fare con i mezzi che abbiamo sempre utilizzato ma con un valore Aggiunto, un unione trasversale di tutte le forze sane della città …., io sono disponibile a dare il mio contributo per la città , senza protagonismi e personalismi , senza ambizioni politiche….. Io ci sono ….. Modestamente ” . Roberto Cossu, Imprenditore.
Inutile dire che è vergognoso che si ripetano ancora fatti di questo genere, dopo che degli esponenti di questo movimento dei Cittadini Liberi e Pensanti (ormai contigui a Taranto al Movimento 5 Stelle) hanno minacciato anche noi sui social network (e telefonicamente) , dopo che “ignoti”…hanno vandalizzato per ben 4 volte in un anno (persino con l’acido) l’autovettura in uso al nostro giornale, e dopo che hanno cercato di aggredire venerdì nei pressi della Prefettura l’ On. Michele Pelillo del Pd a cui va tutta la nostra più ampia e totale solidarietà, cos’altro dobbiamo aspettarci dall’anarchia ed illegalità regnante in questa città ?
Non abbiamo sentito, visto, letto alcuna solidarietà (salvo alcune eccezioni a titolo personale) dopo tali avvenimenti, e ci chiediamo: è questa la Taranto civile che vuole riemergere dal fango in cui vive ? E’ questa la Taranto civile i cui imprenditori si lamentano dell’economia locale , che vive nel 90% dei casi di commesse e lavoro pubblico, cioè grazie ai soldi dello Stato ? E’ questa la Taranto civile e “sicura”…. raccontata dal Questore Schimerra ? A me (e non sono il solo…) questa sembra in realtà la città del “ce me ne futt a mè” (trad. “a me non importa nulla!“), la città dell’impunità, dove tutto è permesso !
Riteniamo a questo punto che la Procura della Repubblica, la Prefettura, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Guardia di Finanza presenti a Taranto debbano intervenire immediatamente per garantire la tutela per le persone e la libertà di espressione ed opinione garantite costituzionalmente. I tempi dei picchiatori e dei terroristi è finito da un pezzo, ma forse qualcuno a Taranto ne ha nostalgia.