di Alessia Di Bella
Mino Raiola non ce l’ha fatta e si è spento oggi sabato 30 aprile all’ospedale San Raffaele di Milano, dove lottava in gravi condizioni : a darne l’annuncio ufficiale è stata la famiglia con un post su Twitter. Dopo le polemiche dei giorni scorsi la triste notizia è purtroppo arrivata e il mondo del calcio ora piange il 54enne procuratore italo-olandese, tra i più ricchi e famosi di tutto il mondo, che poteva vantare nella sua ‘scuderia‘ campioni del calibro di Ibrahimovic, Pogba, Haaland, Balotelli, De Ligt, Donnarumma e Verratti (e in passato anche Hamsik ed Insigne).
Nato a Nocera Inferiore, è cresciuto in Olanda dove ha lavorato nella pizzeria di famiglia prima di intraprendere la carriera di procuratore sportivo, inizialmente con le deleghe di alcuni calciatori olandesi come Bergkamp e Jonk e poi allargando sempre più la sua sfera fino a diventare uno degli agenti più potenti e temuti del calcio globale che secondo il magazine americano Forbes nel 2020 arrivò a guadagnare 85 milioni di dollari . Negli ultimi anni Raiola, insieme a Mendes, Barnett e Manasseh, aveva creato un’associazione di super procuratori in aperto contrasto con la Fifa e il suo proposito di riformare la categoria.
— Mino Raiola (@MinoRaiola) April 30, 2022
Addio a Mino Raiola, l’annuncio della famiglia
“Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre. Mino ha lottato fino all’ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha reso orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto. Mino è stato parte delle vite di tanti calciatori e ha scritto un capitolo indelebile della storia del calcio moderno. Ci mancherà per sempre e il suo progetto di rendere il mondo del calcio un posto migliore per i calciatori sarà portato avanti con la stessa passione. Ringraziamo di cuore coloro che gli sono stati vicini e chiediamo a tutti di rispettare la privacy di familiari e amici in questo momento di grande dolore. The Raiola Family“, questo l’annuncio comparso sulla pagina ufficiale Twitter dello storico agente italo-olandese.
Precursore di un cambio di mentalità che ha cambiato le leggi del calciomercato. «I vecchi procuratori facevano gli interessi delle società, per me viene prima il calciatore», il suo personale Vangelo accolto da tantissimi assistiti che poi si sono riscoperti milionari. I suoi capolavori sono stati Nedved, Ibrahimovic, Pogba e Donnarumma, plasmati, allevati e mai abbandonati. Balotelli, un altro dei suoi fedelissimi clienti, la sua pedina più spostata. «Per me tutti i miei giocatori sono importanti», l’urlo in diretta televisiva per lamentarsi della connessione internet lenta nell’hotel milanese del mercato che aveva fatto saltare il trasferimento di Kasami al Pescara. Croce e delizia delle società, della stampa e dei colleghi procuratori: amico e nemico a seconda delle situazioni. Mancherà a tutti: come era impossibile immaginare due Mondiali senza l’Italia, sembrerà irreale concepire un calciomercato senza Mino Raiola.
L’affetto di Ibrahimovic e lo sfogo social
Proprio il milanista Ibrahimovic giovedì aveva fatto visita a Raiola, nel giorno in cui si era già erroneamente diffusa la notizia della sua morte poi smentita dal professor Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele. “Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato – le parole apparse in quelle ore sugli account Twitter e Instagram ufficiali del procuratore –. È la seconda volta in 4 mesi che mi uccidono. Sembro anche in grado di resuscitare“.
Capello: “Per me Raiola significa Ibrahimovic“
“Per me Mino Raiola è legato a Ibrahimovic, la prima volta che l’ho conosciuto era il suo procuratore”. È questo il primo ricordo di Fabio Capello del procuratore scomparso il 30 aprile dopo una lunga malattia. “Era una persona a posto. Ha costruito una fortuna e nel senso buono, con grande capacità: ha dimostrato di saper fare quello che deve saper fare un procuratore“.
Moggi: “Lo consideravo quando tutti lo chiamavano pizzaiolo”
“Mino Raiola era un amico, è nato con me quando ero direttore generale della Juventus – ha detto Luciano Moggi a Tuttomercatoweb -. ‘Quando tutti lo chiamavano pizzaiolo, io gli davo massima considerazione perché avevo capito chi era. Mi dispiace che tanti abbiano giocato sulla sua morte quando non era vera“.
Galliani: “Innovatore e amico leale“
“Adriano Galliani è affettuosamente vicino alla famiglia e piange la scomparsa del caro amico Mino, grande manager calcistico, innovatore nel suo settore e sempre leale nelle trattative. Riposa in pace“. Questo il messaggio comparso sul profilo Twitter del Monza
Adriano Galliani è affettuosamente vicino alla famiglia e piange la scomparsa del caro amico Mino, grande manager calcistico, innovatore nel suo settore e sempre leale nelle trattative. Riposa in pace. pic.twitter.com/HSC3vTv03C
— AC Monza (@ACMonza) April 30, 2022
Agnelli: “Non prendere in giro in Paradiso, ti voglio bene”
“Non prendere in giro in Paradiso, loro conoscono la verità…tvb Mino”. Con questo affettuoso messaggio, scritto in inglese (“Don’t take the piss in paradise, they know the truth...”), il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha salutato su Twitter l’amico Mino Raiola.
don’t take the piss in paradise, they know the truth… tvb Mino
— Andrea Agnelli (@andagn) April 30, 2022
Marotta: “Perdiamo un amico e un grande professionista“
Anche l’ad dell’Inter, Beppe Marotta, ha voluto ricordare Raiola: “Sono affranto per la scomparsa di Mino, un amico e una persona di elevata competenza. Il mondo del calcio perde un grande professionista. Abbiamo vissuto molti momenti positivi insieme, di collaborazione e intenso lavoro, con qualche contrasto ma sempre corretto, nel rispetto delle persone e delle professionalità. I ricordi – ha commentato Marotta – sono tanti, uno su tutti la doppia operazione su Pogba con il passaggio dal Manchester United alla Juventus e dalla Juve allo United. Un grande capolavoro in cui Raiola ha avuto un ruolo importante. Il mondo del calcio perde un grande professionista, spesso critico con il sistema ma la sua critica era molto costruttiva per un calcio sempre migliore“.
FC Internazionale Milano esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Mino Raiola: a lui e a tutti i suoi cari va il pensiero del Club in questo momento di dolore.
— Inter 🏆🇮🇹 (@Inter) April 30, 2022
Il Milan: “Ci stringiamo intorno alla famiglia Raiola”
Lo stemma del Milan e il simbolo del lutto per ricordare Mino Raiola. Così la società rossonera ricorda il re dei procuratori, stringendosi intorno alla sua famiglia. “AC Milan si stringe attorno alla famiglia di Mino Raiola e alle persone a lui care nel giorno della sua scomparsa“.
Our deepest condolences to the Raiola family and all the friends of Mino for their tragic loss.
AC Milan si stringe attorno alla famiglia di Mino Raiola e alle persone a lui care nel giorno della sua scomparsa. pic.twitter.com/f1iteEXxN6
— AC Milan (@acmilan) April 30, 2022
De Laurentiis: “La scomparsa di Raiola ci addolora“
“La notizia della scomparsa di Mino Raiola addolora me e tutto il Napoli. Le più sentite e sincere condoglianze e la nostra vicinanza alla sua famiglia“. È il cordoglio del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, su Twitter per la scomparsa dell’agente italo-olandese.
La notizia della scomparsa di Mino Raiola addolora me e tutto il Napoli. Le più sentite e sincere condoglianze e la nostra vicinanza alla sua famiglia #ADL
— AurelioDeLaurentiis (@ADeLaurentiis) April 30, 2022
L’Udinese: “Riferimento del calcio mondiale”
“Gino Pozzo e tutta l’Udinese Calcio esprimono il proprio cordoglio per la prematura scomparsa di Mino Raiola, agente sportivo di riferimento del panorama calcistico mondiale. Alla famiglia Raiola vanno le più sentite condoglianze”.
Gino Pozzo e tutta l’Udinese Calcio esprimono il proprio cordoglio per la prematura scomparsa di Mino Raiola, agente sportivo di riferimento del panorama calcistico mondiale.
Alla famiglia #Raiola vanno le più sentite condoglianze.— Udinese Calcio (@Udinese_1896) April 30, 2022