di Marco Ginanneschi
Riguardo ai timori di un possibile rischio di aumento delle bollette elettriche, il Ministero dello Sviluppo Economico con una nota ufficiale ha precisato che il decreto-legge 98/2016 (decreto ILVA), attualmente in fase di conversione, non comporta alcun effetto sui prezzi.
La norma in discussione prevede infatti un prelievo temporaneo di 400 milioni di euro sui fondi gestiti dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea) per rafforzare il sostegno statale al Piano di tutela ambientale e sanitaria dell’Ilva. La stessa norma prevede che questo prestito sarà regolarmente rimborsato, in un termine posticipato al 2018, ovvero successivamente, per tener conto dei tempi della procedura.
L’effetto che si può imputare a questo prelievo temporaneo è una altrettanto temporanea riduzione delle giacenze di cassa disponibili, come dichiarato anche dalla stessa Cassa nell’audizione parlamentare del 23 giugno e confermato dalla segnalazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas del 7 luglio. Non sono stati evidenziati altri effetti né alcun automatismo sulle bollette, la cui dinamica è frutto peraltro non di una singola voce ma di più voci che vengono aggiornate periodicamente dall’Autorità per l’energia.
A questo proposito, si ricorda il grave recente fenomeno di aumento anomalo degli oneri di dispacciamento, su cui anche il Governo ha chiesto all’Autorità di fare completa chiarezza al più presto.