
L’ex operaio, insieme alla moglie Felicetta al suo fianco fino alla fine parlando per lui, era diventata “La voce di Mario” , aveva raccontato la sua storia (vedi QUI) a Domenico Iannacone nel corso della trasmissione ” I Dieci Comandamentì” su RAITRE. Iannacone in un post su Facebook, sottolinea di aver “ricevuto una notizia che non avrei voluto mi giungesse. Il mio amico Mario Amodio ci ha lasciati”

“Operavo sui convertitori, nelle acciaierie, – raccontò Amodio – tra lance che immettono ossigeno e saldatrici. Lì la polvere minerale brillava, me la ricordo ancora come un incubo luccicante. Me la sentivo in gola tutto il giorno”. Eppure nell’intervista ribadiva: “Non odio la fabbrica, mi ha dato pane, lavoro, la possibilità di mandare avanti la vita con mia moglie“
Mario Amodio aveva raccontato di percepire una pensione di accompagnamento di poco più di 800 euro mensili, ma di aver perso l’assegno dell’ASL perché i medici dissero che le sue condizioni erano migliorate “perchè secondo loro stavo meglio” . Medici che meriterebbero di essere radiati dall’ Ordine per la loro manifesta evidente incompetenza