di Alessandra Monti
Benedetto XVI è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Lo ha annunciato il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Il Papa emerito aveva 95 anni. Dopo l’improvviso “aggravamento dovuto all’avanzare dell’età” nella notte tra martedì e mercoledì, Papa Francesco aveva chiesto ai fedeli “una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa”, fino a dire: “Ricordarlo, è molto ammalato, chiedendo al Signore che lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine“. Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo di Joseph Ratzinger sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli.
Nato a Marktl am Inn, in Baviera, il 16 aprile 1927, Ratzinger entrò in seminario a 12 anni, nel 1939. Fu ordinato sacerdote insieme al fratello maggiore Georg il 29 giugno 1951, a 24 anni. Fu arruolato nell’esercito durante la seconda guerra mondiale ma non fu mandato al fronte. Con la cattedra di teologia fondamentale ottenuta nel 1957 a Monaco di Baviera, iniziò a 30 anni una brillante carriera accademica che lo ha visto insegnare nelle università di Bonn (1959-1963), Muenster (1963-1966) e Tubinga (1966-1969) e, dopo il turbolento Sessantotto, Ratisbona (1969-1977), nella sua Baviera. Partecipò da “perito teologico” del cardinale Josef Frings, arcivescovo di Colonia, (1962-1965).
Paolo VI lo nominò arcivescovo di Monaco di Baviera e lo creò cardinale nel 1977, Giovanni Paolo II lo volle accanto a sé a Roma, nel 1981, come prefetto della congregazione per la Dottrina della fede. Fu eletto Papa il 16 aprile 2005, 264esimo successore di Pietro, e assunse il nome di Benedetto XVI. Quasi otto anni dopo, l’11 febbraio 2013, annunciò la rinuncia al pontificato. La sede vacante iniziò il successivo 28 febbraio e il 13 marzo il Conclave elesse Francesco. Dopo alcuni mesi nella residenza di Castel Gandolfo, dove si era recato al momento della rinuncia e dove, il 23 marzo, ricevette il successore, il Papa “emerito” tornò in Vaticano, dove da allora ha vissuto nel monastero Mater Ecclesiae. Unico allontanamento, il viaggio di pochi giorni in Baviera nel giugno del 2020 per accomiatarsi dall’anziano fratello Georg, deceduto all’età di 96 anni il successivo primo luglio.
“È un santo“, ha di recente affermato il successore Papa Francesco. Vatican News il sito della Santa Sede ricorda che in molte occasioni Jorge Mario Bergoglio ha parlato del legame con il suo predecessore, “che nell’Angelus del 29 giugno 2021, settantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale di Ratzinger, ha chiamato “padre” e “fratello”“. Sin dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha avviato la “tradizione” di incontrare il Pontefice emerito, a partire dalla prima storica visita del Papa neo eletto giunto in elicottero nella residenza di Castel Gandolfo, dove Benedetto ha alloggiato alcune settimane prima di trasferirsi in Vaticano. In vista delle Festività natalizie o pasquali o in occasione dei Concistori con i nuovi cardinali, “Francesco non ha mai voluto far mancare il gesto di vicinanza e cortesia di recarsi nel monastero vaticano per gli auguri e un saluto“.
Vatican News ha reso noto che il corpo di Benedetto XVI sarà esposto nella basilica di San Pietro nella mattinata di lunedì 2 gennaio. Papa Ratzinger avrà dunque l’omaggio che spetta ai papi regnanti, l’orario preciso non è stato ancora reso noto ma è probabile che sin dalla primissima mattina le migliaia di fedeli previsti potranno accedere alla basilica. I funerali saranno celebrati nella mattina di giovedì 5 gennaio in San Pietro e presieduti da Papa Francesco.
Papa Francesco: “Commossi e grati a Ratzinger“
“Parlando della gentilezza, in questo momento, il pensiero va spontaneamente al carissimo Papa emerito Benedetto XVI, che questa mattina ci ha lasciato. Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile. E sentiamo nel cuore tanta gratitudine: gratitudine a Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo; gratitudine a lui, per tutto il bene che ha compiuto, e soprattutto per la sua testimonianza di fede e di preghiera, specialmente in questi ultimi anni di vita ritirata. Solo Dio conosce il valore e la forza della sua intercessione, dei suoi sacrifici offerti per il bene della Chiesa”. Così Papa Francesco nel Te Deum.
Mattarella: “Lutto per l’Italia”
“Desidero unirmi ai sentimenti di profonda commozione degli italiani tutti nel porgere a Vostra Santità le espressioni del sincero cordoglio della Repubblica italiana per la morte di Benedetto XVI, Papa Emerito – scrive Mattarella nel messaggio a Sua Santità Papa Francesco – Teologo insigne, brillante accademico e uomo di finissima cultura, Joseph Ratzinger ha profondamente segnato per oltre mezzo secolo la vita della Chiesa, dedicandosi con passione, coerenza e dedizione alla riflessione su aspetti fondamentali del Cristianesimo e al suo rapporto con la modernità. Nella coinvolgente esperienza del Concilio Vaticano secondo, nell’insegnamento presso le più prestigiose università della natia Germania e nell’attività pastorale ha delineato un percorso intellettuale e di fede che, fin dagli anni della lunga e intensa collaborazione con San Giovanni Paolo II, ha posto senza riserve al servizio della Chiesa universale, proseguendo poi con serenità nella inedita veste di Papa Emerito“.
“La Sua scomparsa segna per l’Italia la perdita di un pastore che nel corso di una lunga vita Le ha testimoniato ripetutamente un profondo affetto, unito al sincero attaccamento per quell’immenso patrimonio di cultura intimamente legato alle radici e alle tradizioni cristiane del nostro Paese. In quest’ora, che è di preghiera per i credenti e di raccoglimento per tutti, l’Italia intera si stringe a Vostra Santità con sentita partecipazione e le rinnova, Padre Santo, le affettuose espressioni della più sincera vicinanza” conclude il presidente Mattarella.
Meloni: “Gigante della fede e della ragione“
“Benedetto XVI è stato un gigante della fede e della ragione. Un uomo innamorato del Signore che ha messo la sua vita al servizio della Chiesa universale e ha parlato, e continuerà a parlare, al cuore e alla mente degli uomini con la profondità spirituale, culturale e intellettuale del suo Magistero. Un cristiano, un pastore, un teologo: un grande della storia che la storia non dimenticherà”. Così il premier Giorgia Meloni. “Ho espresso al Santo Padre Francesco la partecipazione del Governo e mia personale al dolore suo e dell’intera comunità ecclesiale” ha aggiunto il presidente del Consiglio.
Scholz: “Mondo perde figura eccezionale“
“Come Papa “tedesco”, Benedetto XVI è stato un leader ecclesiastico speciale per molti, non solo in questo Paese. Il mondo perde una figura formativa della Chiesa cattolica, una personalità combattiva e un intelligente teologo. Il mio pensiero va a Papa Francesco” ha scritto su Twitter il cancelliere tedesco Olaf Scholz.