Un pomeriggio da trascorrere in mare nella spensieratezza di una navigata con il proprio catamarano, si stava per trasformare in una tragedia per un tarantino di 51 anni, che ieri sera all’imbrunire è stato salvato dall’equipaggio della Motovedetta 818 “Codotto” della Compagnia Carabinieri di Taranto. I militari dell’ Arma, impegnati in un ordinario servizio di controllo del tratto costiero a Sud-Est del capoluogo jonico, mentre navigavano nello specchio acqueo antistante Torre Ovo a circa due miglia dalla costa, hanno avvistato il catamarano di circa 4 metri con l’albero della vela divelto e spezzato in due parti, con nessuno apparentemente a bordo dell’imbarcazione. Anche se non risultavano richieste di aiuto dalle centrali operative degli enti preposti, la situazione dinnanzi agli occhi non era molto chiara.
I Carabinieri, quindi, hanno deciso di affiancare il natante, ed hanno scoperto con grande stupore che in mare, aggrappato allo specchio di poppa ( pedana ) posteriore della barca, ma ormai sfinito, vi era un uomo per metà immerso nell’acqua. Il naufrago infatti riusciva a stento a chiedere aiuto ed appariva ostacolato da qualcosa che complicava le sue condizioni. Due dei quattro militari a bordo della Motovedetta, senza esitare un attimo, si sono gettati in mare, nel tentativo di sollevare lo sventurato 51enne, ma le difficoltà nel riportarlo sulla barca sono risultate notevoli e superiori alle attese . Uno dei due carabinieri , si è quindi immerso sott’acqua per verificare il fondo della barca e si è reso che un cavo di acciaio dell’albero spezzatosi, si era attorcigliato ad una delle due gambe del naufrago, che quindi non riusciva a muoversi. Soltanto con l’ausilio di una tronchese che l’equipaggio della motovedetta dell’ Arma ha in dotazione a bordo si è riuscito a tranciare il cavo e liberare l’uomo, che è stato portato in salvo e trasportato sull’imbarcazione dell’Arma. L’uomo era in avazata ipotermia, ma il tempestivo pronto soccorso garantito dallo stesso equipaggio dei Carabinieri gli ha consentito di riprendere le forze sino all’approdo sulla terra ferma. Anche l’imbarcazione in avaria è stata trainata e ormeggiata presso la prima banchina utile in località Torre Ovo.
Momenti di paura indimenticabili, quelli vissuti dal naufrago che grazie ai Carabinieri ora fortunatamente potrà raccontare la disavventura vissuta, che si è risolta nel migliore dei modi . Non si può immaginare quale sarebbe stata la sorte di del naufrago, ma di sicuro il destino ha deciso che doveva salvarsi.