ROMA – Una notizia bellissima per tutti coloro che hanno seguito con trepidazione insieme alla sua famiglia, le sorti di Nadia la bambina di 6 anni, travolta dalla tragedia domestica accaduta a Taranto.”La bambina adesso è sveglia e comincia a muovere gli arti superiori e uno dei due arti inferiori”. La comunicazione è arriva dalla Direzione Sanitaria del Policlinico Gemelli di Roma alla direzione della ASL Taranto. “Dio esiste” e qualche volta come questa si ricorda di intervenire sulle ingiustizie della vita. Potrebbe sintetizzarsi così la buona notizia, che mette fine all’angoscia di tante famiglie tarantine e di tutt’ Italia che hanno condiviso il dramma della bambina di 6 anni lanciata da un balcone al 3° piano di uno stabile al quartiere Paolo VI a Taranto, da un padre indegno di essere chiamato tale, in preda ad un raptus di follia omicida.
Era domenica 7 ottobre quando la bimba, soccorsa dai sanitari del 118 di Taranto dopo il volo fatto dal balcone al suolo, ha combattuto in coma tra la vita e la morte, venendo trasferita dopo un mese trascorso ricoverata dall’ Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, dove nella fase critica iniziale è stata seguito con passione, professionalità ed amore dallo staff di medici l’ha seguita per ventiquattro ore al giorno, al Policlinico Gemelli a Roma per il completamento del programma terapeutico e il trattamento definitivo delle lesioni. La bambina sta reagendo positivamente alle cure dei medici romani i quali sono più che ottimisti.
I giovani alunni dell’Istituto Falcone nel rione Paolo VI di Taranto, la scuola dove andava a scuola la bambina ricoverata a Roma, ieri mentre celebravano la giornata internazionale dell’ Unicef per i diritti dei bambini, preparando un piccolo book riportante i propri diritti, descritti con le loro parole, hanno dedicato il proprio lavoro alla loro compagna Nadia, pregando ed augurandosi tutti di poterla riabbracciare presto.