ROMA -Il Piano industriale del gruppo Natuzzi sarà operativo “da ottobre 2018, si baserà su linee guida strategiche che hanno il duplice obiettivo del ritorno alla competitività del polo industriale italiano e dell’implementazione di un percorso condiviso per la gestione degli esuberi”. Previsti investimenti per 36 milioni. E’ quanto rende nota la società pugliese leader mondiale dei divani in una nota dopo l’accordo siglato oggi al Mise tra azienda, sindacati e istituzioni sul nuovo piano industriale. Sarà garantita l’occupazione di 1.562 collaboratori a tempo pieno e i restanti 555 dipendenti saranno riqualificati.
Nessun esubero quindi e ritorno alla competitività del polo industriale italiano che dalla Puglia ha esportato divani di qualità in tutto il mondo, grazie all’accordo siglato con i sindacati e le istituzioni , dovrebbe finalmente uscire fuori dalla crisi in cui era caduta. L’intesa che nei giorni scorsi ha ottenuto l’ok a larga maggioranza dei lavoratori attraverso il referendum indetto dai sindacati, è stata siglata oggi durante la Cabina di regia al Ministero dello sviluppo economico. Il piano sarà operativo dall’ottobre 2018 e prevede investimenti complessivi per 36 milioni di euro.
L’azienda guidata da Pasquale Natuzzi spiega in una nota che in base a quanto stabilito nel Piano, ogni stabilimento si specializzerà su un cluster di prodotto per favorire lo sviluppo di un know-how specialistico e incrementare la qualità dei prodotti Natuzzi stessi, in modo da soddisfare le richieste di consumatori sempre più evoluti ed esigenti. Inoltre, il Piano dà il via all’internalizzazione delle attività del semilavorato fusto e gomma nel processo produttivo italiano. Si tratta di attività fondamentali per il core-business di Natuzzi che saranno realizzate in un nuovo stabilimento produttivo da costruire nelle vicinanze di Iesce 2.
Questa nuova strategia consentirà al gruppo Natuzzi di avviare un processo di verticalizzazione delle produzioni, migliorandone l’efficienza e salvaguardando l’occupazione di ogni singolo lavoratore per raggiungere l’obiettivo “esuberi zero” sottoposto a referendum tra i 2000 dipendenti e approvato con un consenso dell’86%. Infatti, questo nuovo assetto industriale garantisce l’occupazione di 1.562 collaboratori a tempo pieno sulle sedi di Ginosa, Iesce 1, Iesce 2, Laterza, La Martella e Sede centrale di Santeramo in Colle. I restanti 555 dipendenti saranno riqualificati – attraverso un importante attività di formazione professionale – per le nuove attività internalizzate da Natuzzi.
Il Piano Industriale approvato richiederà tempi di attuazione stimati entro 24 mesi per la sua piena realizzazione e sarà subordinato all’accesso al piano di investimenti – regolato da Invitalia – pari a 36 milioni di euro e all’ottenimento dell’ammortizzatore sociale per la gestione di tutto il personale da riqualificare. “L’intesa sul Piano Industriale rappresenta un punto di svolta importante per lavorare al pieno recupero della nostra competitività e qualità, salvaguardando l’occupazione nei nostri stabilimenti in Puglia e Basilicata”, ha commentato Antonio Cavallera, Direttore Generale Operativo di Natuzzi.
“La Regione Puglia parteciperà al contratto di sviluppo con 10 milioni di euro – ha commentato il vicepresidente della Regione Antonio Nunziante con delega allo Sviluppo economico, – e monitorerà l’andamento dell’investimento affinché venga rispettata la scadenza temporale di 24 mesi entro i quali avviare la nuova produzione”.