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4 Novembre 2024 18:59

‘Ndrangheta, blitz della Polizia contro le cosche del Vibonese: 56 arrestati

L’operazione coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri e condotta dalla I Divisione dello S.C.O il Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili di Vibo Valentia e Catanzaro, vede attualmente impegnati circa 300 uomini. ALL'INTERNO IL VIDEO DELL'OPERAZIONE E TUTTI I NOMI DEGLI INDAGATI ED ARRESTATI

Dalle prime ore di questa mattina, a Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila, Spoleto e Civitavecchia, investigatori della Polizia di Stato stanno dando esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari disposte a carico di 56 soggetti, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, sequestro di persona, trasferimento fraudolento di valori, illecita concorrenza con violenza e minaccia e traffico di influenze illecite, aggravati dal metodo e dall’agevolazione mafiosa, nonché di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione ed al riciclaggio di macchine agricole, aggravate dalla transnazionalità e dall’agevolazione mafiosa.

L’operazione denominata “Olimpo” coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro guidata dal procuratore Nicola Gratteri e condotta dalla I Divisione dello S.C.O il Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili di Vibo Valentia e Catanzaro, vede attualmente impegnati circa 300 uomini, con l’impiego diretto di personale del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, delle Sezioni Investigative (S.I.S.C.O.) di Catanzaro, Roma, Napoli, Salerno, Potenza, Bari, Catania, Messina, Lecce e Bologna e delle Squadre Mobili di Reggio Calabria, Cosenza, Crotone, Parma, Avellino, Benevento, Cuneo e Latina, oltre ad equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, unità cinofile (antiesplosivo, antidroga e pg-op), aliquote specializzate della Polizia Scientifica e del Reparto Volo di Reggio Calabria.

Nel medesimo contesto, è stata data esecuzione al sequestro preventivo di beni mobili ed immobili del valore di oltre 250 milioni di euro.

Gratteri: “Non ci sono indizi di colpevolezza, ma prove”

Secondo Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro si tratta di “un’indagine nella quale ci sono prove, non gravi indizi di colpevolezza. Grazie ad intercettazioni ambientali, telematiche e telefoniche. Ci sono le voci degli arrestati di questa notte, sequestri di beni, pedinamenti effettuati. Crediamo di aver dimostrato questa notte un sistema capillare e sistematico di controllo di tutte le attività alberghiere e turistiche di tutta la provincia di Vibo e in particolar modo Tropea e i paesi vicini. La ‘ndrangheta chiedeva la tangente per qualsiasi attività, finanche il controllo sul porto di Tropea. Tangenti da 20mila euro al mese”.

“Oggi qui – ha continuato il procuratore Gratteriabbiamo i massimi vertici della Polizia di Stato che sono venuti sottolineare l’importanza di questo lavoro. Li ringraziamo per l’investimento che hanno fatto in termini di uomini e di mezzi che è quasi raddoppiato rispetto a qualche anno fa nelle quattro province e i risultati di oggi lo dicono chiaro“.

L’inchiesta ha riscontrato la piena operatività delle articolazioni di ‘ndrangheta egemoni sulla “Costa degli Dei” e federate all’organizzazione mafiosa dei “MANCUSO”, delineando le strategie che, ad oggi, mantengono ancora in equilibrio il sistema criminale, in grado di gestire aderenze ed “entrature” a vari livelli. Le indagini hanno consentito di focalizzare, in particolare, l’operatività della ‘ndrina LA ROSA, attiva prevalentemente nell’hinterland di Tropea, documentando il pervasivo controllo del territorio e la consolidata prassi estorsiva avviata dal gruppo in danno di strutture ricettive e di cantieri di edilizia pubblica e privata. A tal riguardo, le attività hanno cristallizzato la filiera comunicativa ed economica che ha consentito al sodalizio di consolidare la propria posizione all’interno dell’organigramma criminale della “Provincia”, documentando la consegna di “pizzini” e di denaro contante destinato al “Crimine”, vertice dell’organizzazione ‘ndranghetistica vibonese.

Nel medesimo ambito, l’inchiesta ha documentato la piena sinergia dei membri della “famiglia” tropeana con l’articolazione ‘mbrogghia dei MANCUSO e con gli esponenti di vertice della ‘ndrina ACCORINTI di Zungri, facendo emergere anche l’accurata policy di investimento che ha caratterizzato l’approccio delle consorterie mafiose locali nella fase di subentro di un tour operator estero nella gestione di un noto villaggio turistico di Pizzo Calabro (VV).

In tale fase, le indagini hanno evidenziato l’opera di infiltrazione negli asset imprenditoriali grazie alla predisposizione di una clausola contrattuale appositamente ideata allo scopo di dissimulare il versamento di tangenti, ovvero con  il progressivo subentro nella fornitura di beni e servizi. Nel menzionato contesto, le investigazioni hanno, altresì, fatto emergere il ruolo di una serie di intermediari preposti a garantire l’accreditamento dell’investimento estero presso i vertici della criminalità organizzata, incentivando l’attuazione del progetto grazie ad una serie di aderenze con soggetti vicini al management del Dipartimento Turismo della Regione Calabria, allo scopo di favorire l’aggiudicazione di fondi pubblici.

Da ultimo, è stata documentata l’esistenza di un articolato sodalizio dedito al traffico internazionale di mezzi d’opera asportati in Italia e destinati all’estero (in particolare Malta e Romania), evidenziando la capacità dei vertici dell’associazione mafiosa di imporre la restituzione dei veicoli asportati in danno di imprenditori “protetti”, così consolidando forme di contiguità e consenso in capo alle vittime dei furti.

Messina: “Una capacità chiarissima non di infiltrare, ma di possedere il territorio”

Una ‘ndrangheta fortissima, sia dal punto di vista militare che economico. Un’attività di estorsione sistematica alla quale non corrisponde nessuna denuncia. Un agire mafioso riconosciuto sul territorio: il contrasto diventa proficuo ed essenziale se si aggiunge un contemporaneo attacco ai beni illecitamente acquisiti. L’azione di contrasto alle criminalità si può fare efficacemente solo se si agisce su due piani in contemporanea. 250 milioni di euro sottoposti a sequestro: è una capacità chiarissima non di infiltrare, ma di possedere questo territorio. Qui c’è il crimine di Vibo, ci sono i Mancuso e ciò dimostra che questi soggetti devono essere combattuti non solo sul piano militare. Il reale problema è che in Italia l’organizzazione mafiosa egemone è la ‘ndrangheta” è stato il commento del Prefetto Francesco Messina Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato che ha aggiunto: “la poderosa operazione di polizia giudiziaria, oggi portata a conclusione dalla Polizia di Stato nelle province di Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Roma, Palermo, Avellino, Benevento, Parma, Milano, Cuneo, L’Aquila e Perugia, ha consentito di smantellare un’agguerrita consorteria mafiosa riconducibile al «crimine» di ‘ndrangheta vibonese, da almeno 4 anni costantemente impegnata nella massiva consumazione di diversi delitti che vanno dall’associazione mafiosa, alle estorsioni, all’intestazione fittizia di beni, alla detenzione illegale di armi, al traffico di influenze illecite e alla corruzione – questi ultimi due reati aggravati dal metodo mafioso – nonché all’associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione e al riciclaggio di macchine agricole, aggravata dalla transnazionalità, con il conseguente inquinamento dell’economia locale, finendo cosi con il condizionare la libertà economica e commerciale dell’intero tessuto sociale del litorale e delle aree prossime alla rinomata località turistica di Tropea“.

Anche funzionari pubblici, imprenditori e sindacalisti fra gli arrestati

Nella lista delle persone arrestate figurano anche nomi altisonanti: imprenditori, funzionari pubblici e sindacalisti. Tra questi Francescantonio Stillitani (ex assessore regionale al Lavoro e già sindaco sindaco di Pizzo, coinvolto nell’operazione Imponimento).In carcere anche Gianfranco La Torre, 56 anni, di Ricadi (sindacalista di un patronato, in passato ha ricoperto incarichi istituzionali nell’amministrazione ricadese). Tra i nomi coinvolti anche numerosi funzionari pubblici: tra questi c’è Pasquale Anastasi, ex dirigente della Regione Calabria dove aveva ricoperto la posizione di direttore generale del dipartimento Turismo, e attuale presidente della Fondazione  “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” dedicata alla mistica Natuzza Evolo. Per Anastasi sono stati disposti gli arresti domiciliari: ai domiciliari anche un altro funzionario della Regione Calabria, Rodolfo Bova, 57 di Bagnara Calabra e due funzionari della Prefettura di Vibo Valentia Rocco Gramuglia, 54 anni, originario di Bagnara Calabra, e Michele Larobina, 65 anni, di Arena, quest’ultimo già coinvolto nell’indagine “Rinascita-Scott” condotta dal ROS dei Carabinieri.

I nomi degli indagati

Arrestati in carcere

ACCORINTI Antonio, nato a Tropea (VV) l’8 agosto 1980;

ACCORINTI Giuseppe Antonio , nato a Zungri (VV) il 27 marzo 1959;

ACCORINTI Pasquale, nato a Tropea (VV) il 26 gennaio 1969

BARBA Vincenzo, nato a Vibo Valentia il 14 aprile 1952

BARBIERI Francesco, nato a Cessanti il 21 febbraio 1965

BRUZZESE Michele, nato a Vibo Valentia il 23 giugno 1982

CALAFATI Vincenzo Octave, nato a Vibo Valentia il 18 gennaio 1972

FACCIOLO Antonio, nato a Francavilla Angitola (VV) il 7 dicembre 1959

FERRARO Giuseppe, nato a Tropea (VV) il 4 gennaio 1994

FIALEK Damian Zbignev, nato in Polonia il 7 gennaio 1977

GARGANO Francesco, nato a Tropea (VV) il 10 luglio 1995

GIOFRÈ Gregorio, nato a S. Gregorio d’Ippona (VV) il 9 dicembre 1963

IL GRANDE Egidio, nato a Tropea (VV) il 2 dicembre 1964

LA ROSA Alessandro, nato a Tropea (VV) il 29 dicembre 1994

LA ROSA Antonio, nato a Tropea (VV)I l 7 luglio 1962

LA ROSA Domenico, nato a Tropea (VV) il 28 maggio 1938

LAROSA Francesco, nato a Tropea (VV) il 29 novembre 1971

LA TORRE Gianfranco, nato a Ricadi il 20 dicembre 1967

LAMONICA Fernando, nato a Catanzaro il 4 ottobre 1956

LO BIANCO Paolino, nato a Vibo Valentia il 27 giugno 1963

LO SCALZO Francesco, nato a Tropea il 23 giugno 1982

MANCUSO Antonio, nato a Gioia Tauro il 23 luglio 1983

MANCUSO Diego, nato a Limbadi (VV) il 18 febbraio 1953

MANCUSO Domenico, nato a Vibo Valentia il 9 giugno 1975

MANCUSO Luigi, nato a Limbadi (VV) il 16 marzo 1954

MEGNA Pasquale, nato a Tropea (VV) il 30 dicembre 1991

MELLUSO Emanuele, nato a Tropea (VV) il 5 luglio 1985

MELLUSO Simone, nato aTropea (VV) il 5 luglio 1985

MOLINO Gaetano, nato a Limbadi (VV) il 15 marzo 1959

MUGGERI Salvatore, nato a Briatico (VV) il 7 ottobre 1977

MUSCIA Gaetano, nato a Tropea (VV) il 20 aprile 1964

PANNACE Alberto, nato a Vibo Valentia il 16 marzo 1983

POLITO Domenico Salvatore, nato a Vibo Valentia il 9 ottobre 1964

PROSSOMARITI Giuseppe, nato a Cinquefrondi (RC) il 3 agosto 1987

PROSTAMO Saverio, nato a Vibo Valentia il 23 aprile 1974

RIPEPI Paolo, nato a Ricadi (VV) il 2 maggio 1965

SCORDO Pasquale, nato a Gallico (RC) l’11 settembre 1943

STILLITANI Emanuele, nato a Borgia (CZ) il 31 ottobre 1955

STILLITANI Francescantonio, nato a Roma il 26 settembre 1953

SURACE Davide, nato a Gioia Tauro (RC) il 17 dicembre 1985

TACCONE Francesco, nato a Tropea (VV) il 18 gennaio 1987

Ai domiciliari

ANASTASI Pasquale, nato a Rizziconi (RC) il 13 novembre 1951

BEVILACQUA Domenico, nato a Melito di P.S. (RC) il 15 novembre 1977

BOVA Rodolfo, nato a Scilla (RC) il 19 marzo 1966

DE LUISE Gaetano, nato aNapoli il 14 giugno 1972

FRANZONI Giacomo, nato a Vibo Valentia il 27 gennaio 1963

GALATI Salvatore Domenico, nato a ViboValentia il 25 aprile 1967

GERMAN Marco, nato a Malta il 3 giugno 1964

GRAMUGLIA Rocco, nato a Bagnara Calabra (RC) il 2 luglio 1969

GUERINO Gianluca, nato a Gioia Tauro (RC) il 15 gennaio 1986

GUERINO Marcello, nato a Gioia Tauro (RC) il 29 novembre 1984

GUERINO Massimo, nato a Gioia Tauro (RC) il 30 marzo 1976

IZZO Giovanni, nato a Sant’Agata de’ Goti (BN) il 25 novembre 1968,

LAROBINA Michele, nato a Arena (VV) il 18 ottobre 1958

MC MANUS William, nato a Pietà (Malta) il 16 maggio 1967

VALENTINI Vincenzo, nato a Cinquetrondi (RC) il 1 maggio 1987

Gli altri indagati

ANGIO‘ Saveria, 54 anni di Tropea;

CALISTO Francesco, 35 anni di Lamezia Terme;

CERTO Tomasina, 59 anni di Tropea;

CUTRI‘ Francesco, 51 anni nato a Taurianova, residente a Roma;

GAUDIOSO Costantino, 30 anni di Zungri;

IL GRANDE Carmine, 64 anni di Parghelia;

MANGIALAVORI Aldo, 45 anni Rombiolo;

MARCHESE Rosa, 48 anni di Tropea;

MAZZITELLI Giuseppe, 33 anni di Tropea;

PANNACE Antonio, 40 anni di San Gregorio d’Ippona;

POTENZONI Paolo, 43 anni di Drapia;

PRESTIA LAMBERTI Maria Antonella, 40 anni di Spilinga;

PUGLIESE Umberto, 38 anni di Spilinga;

PUTORTI‘ Demetrio, 30 anni di Nicotera;

QUADRO Antonio, 65 anni di Reggio Calabria;ù

RIPEPI Giuseppe, 32 anni di Ricadi

STORNIOLO Cosma Antonio, 58 anni di Nicotera

SURACE Diego, 41 anni di Spilinga

TORTORA Giuseppe, 75 anni di Mileto;

TRIMBOLI Costantino, 60 anni nato a Briatico e residente a Reggio Calabria;

TRITTO Rocco, 69 anni di Santeramo in Colle (BA);

ZANGARI Antonio, 51 anni di Polistena

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