“Vergognoso e immorale”, non ci sono altre parole, secondo il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna, a commento dei fatti denunciati dalla Slc-Cgil di Taranto: lavoratrici di un call center non contrattualizzate e con un “soldo” di neanche 10 euro al giorno, “che chiamare salario sarebbe offensivo anche per le retribuzioni più basse”. Con questo trattamento, come garantire un lavoro ai giovani in Puglia, si chiede Introna in una sua nota stampa – ed aggiunge “È vero che nel Mezzogiorno c’è disoccupazione, ma come fanno le ragazze e ragazzi a non scappare dalla Puglia se ci sono aziende che hanno l’impudenza di offrire una sottospecie di occupazione?”.
Gli ultimi dati Eurostat danno la disoccupazione giovanile pugliese al 58,1% ed “i nostri laureati si assicurano un futuro solo nel Centro Nord e all’estero, come fermare questa emorragia di cervelli – fa notare Introna – se certi datori usano la disperazione di chi non ha un lavoro per offrirne uno precario e sottopagato?”. Per il presidente del Consiglio regionale pagare una giornata al telefono 9 euro sembra “più un‘estorsione, una forma di schiavitù moderna. C’è solo un’espressione: Vergogna!”.