MENU
3 Luglio 2024 20:23
3 Luglio 2024 20:23

Nel covo del boss Messina Denaro champagne, libri e collezioni di occhiali griffati

A Castelvetrano, i carabinieri, durante la perquisizione del covo di Matteo Messina Denaro, trovano una collezione di Ray-Ban e le tracce di una vita all'insegna del lusso

Perquisizioni dei carabinieri nella casa di famiglia di Matteo Messina Denaro, a Castelvetrano, dove il boss ha passato gli anni precedenti alla latitanza e dove viveva con la madre. Trovati i classici occhiali da sole Ray-Ban, con i ‘vetri’ marroni, altre lenti, una foto nota di un boss giovane con quegli occhiali, accanto al quella del padre Francesco, una bottiglia di champagne Crystal , libri tra i quali “Facce da mafiosi“.

Sui social compare invece lo sfogo di chi ha “incrociato”, senza saperlo, il boss superlatitante. È la responsabile dell’Area legale della clinica La Maddalena di Palermo, dove Matteo Messina Denaro si recava sotto falso nome per sottoporsi a cure chemioterapiche.  “Le responsabilità e le risposte sono scritte tutte nella cartella clinica della Repubblica italiana. Per la quale – mi pare evidente – non c’è schema di terapia che possa condurre a guarigione“. Lo scrive, nella sua pagina Facebook, Alessia Randazzo.

“Al signor Andrea Bonafede – aggiunge – avrei da dire una sola cosa: se, facendoti prestare una vita che non meriti, nel cammino della malattia ti fossi specchiato in ognuno dei tuoi errori, adesso parla, fallo ora che sai che non manca molto al momento in cui quel bambino e tutti gli altri te li ritroverai davanti”. Poi se la prende con le illazioni piovute sulla clinica: “Ci sono persone che da oltre vent’anni escono di casa ogni mattina per servire e non per apparire e che con il loro lavoro hanno dimostrato concretamente che il miglior medico in Sicilia non è più l’aereo. Non è la prima, né sarà l’ultima volta che saremo chiamati a pagare un prezzo per i nostri sforzi, per quel peso quotidiano che ci opprime l’anima, ma che abbiamo imparato a trasformare in abbraccio. Le spalle oramai si sono fatte larghe“. 

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Dia e Carabinieri, 25 arresti per mafia ad Aprilia: il sindaco Principi arrestato ai domiciliari
Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
Inchiesta cooperative, la moglie del deputato Soumahoro torna in libertà
Il processo Pier Camillo Davigo. La sentenza di appello conferma la condanna di 1° grado.
Ancora una volta i magistrati si sentono degli intoccabili: imputazione coatta per i giornalisti Milo Infante e Angelo Maria Perrino per il caso Denise
Imputati quattro avvocati componenti della commissione elettorale per il Consiglio dell'Ordine di Taranto
Cerca
Archivi
Dia e Carabinieri, 25 arresti per mafia ad Aprilia: il sindaco Principi arrestato ai domiciliari
Torna “Forum in Masseria”, la sesta edizione della rassegna economica condotta da Bruno Vespa
Arrestato titolare azienda che sfruttava il bracciante morto a Latina. Per il Gip: "Condotta disumana"
La Regione Puglia chiede di costituirsi parte civile nel processo dell'inchiesta "Codice Interno".
Meloni ai dirigenti FdI: "Fuori chi vuole farci tornare indietro, niente spazio a razzismo o antisemitismo. Abbiamo già fatto i conti con il Ventennio"

Cerca nel sito