“Abbiamo cercato – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola– di compiere scelte che fossero nel segno della competenza professionale, della capacità manageriale, ma anche nel segno della moralità e della credibilità. Ai direttori neo nominati affidiamo il compito di portare avanti un governo trasparente delle aziende sanitarie nel segno dell’impegno contemporaneo ad un uso razionale delle risorse e alla massima attenzione ai percorsi di umanizzazione delle cure».
Stefano Rossi, già direttore amministrativo all’Asl di Brindisi, è stato nominato direttore generale alla guida dell’Asl di Taranto “ha rappresentato a Brindisi (da dove proviene n.d.r.) la bandiera della legalità in una Asl dove c’erano profili problematici importanti con un assedio affaristico radicato in profondità- ha aggiunto il Governatore Vendola– e per questo ha subito gravi attacchi personali. Mi spiace di essere rimasto solo con l’assessore a difenderlo A Taranto sarà chiamato a gestire la dotazione di 200 milioni per il nuovo ospedale cittadino, milioni che fanno gola ai comitati di affari e che bisogna blindare perché Taranto ha diritto al riscatto”.
La nomina dei nuovi direttori generali per l’ assessore regionale alla salute ed al welfare Donato Pentassuglia, “è un momento particolare e fondamentale per il bisogno di salute dei pugliesi. Dovevamo dare un governo alle Asl a prescindere dalle scadenze elettorali soprattutto ora che cominciamo a registrare risultati positivi per la mobilità passiva”.
L’assessore Pentassuglia ha poi aggiunto che “le reti dei servizi devono avere una legittimazione della conduzione amministrativa: questi mesi di proroga hanno dimostrato che la direzione si annacqua in mancanza di certezze e che quindi si devono avere pieni poteri. Ora possiamo di fatto lavorare con i nuovi direttori che assumono piena responsabilità. Sono cosciente, come assessore, che la correttezza e la barra dritta del Presidente mi hanno aiutato a decidere. Ai direttori uscenti va comunque il mio ringraziamento, per aver traghettato il sistema ottenendo a volte risultati straordinari: nessuno quindi si deve sentire offeso o denigrato perché noi non vogliamo scherzare con il sistema complessivo del welfare. In questo sistema – ha concluso Pentassuglia – abbiamo trovato le professionalità migliori che dovranno affrontare principalmente tre sfide da risolvere: l’appropriatezza prescrittiva, la spesa farmaceutica e il settore protesi e ausili”