91 consigli d’amministrazione e 55 collegi sindacali, per un totale di 399 consiglieri e 240 sindaci. Sono 639 in totale le poltrone in scadenza l’avvicendamento in 146 organi sociali di 107 società del ministero dell’Economia per le quali è previsto il rinnovo calendarizzato nelle assemblee di bilancio da convocare nei prossimi mesi. Il drappello dei rinnovandi nelle 15 società controllate direttamente dal Mef è meno consistente: si tratta di 22 consiglieri e 50 sindaci. Stiamo parlando di realtà come Arexpo, Invitalia, PagoPa, Sace (cui mancano pochi passaggi per rientrare del tutto al Mef), Sogin, Sport e Salute. Abbondante invece il numero degli incarichi da assegnare nelle 92 controllate indirettamente dal Tesoro: 377 consiglieri e 190 sindaci.
Le più rilevanti sono le nomine dei board che fanno capo a Cassa Depositi e Prestiti: Ansaldo Energia, Fincantieri, Italgas, Snam. Al di fuori di questo perimetro, si segnalano i numerosi rinnovi di controllate di Enel, Eni, Ferrovie, e quelli di Leonardo, Poste e Rai. La titolarità delle nomine è in capo all’ organo di governo del Mef ma sui dossier è al lavoro Francesco Giavazzi il più ascoltato tra i consiglieri del premier Mario Draghi. Sono in campo operativamente gli headhunter Eric Salmon & Partners, Key2People, Russel Reynolds Associates e Spencer Stuart Italia.Nomine che politicamente parlando, costituiscono l’ennesimo nuovo banco di prova per la tenuta del governo, che finora in dossier simili, ha saputo stare in equilibrio tra molte conferme e qualche sorpresa.
Uno dei rinnovi più attesi quello dei vertici di Invitalia attualmente ricoperti da Andrea Viero alla presidenza, e Domenico Arcuri amministratore delegato che da 15 anni guida la società ma la sua ennesima riconferma questa volta appare a serio rischio dopo la sua rimozione come commissario all’emergenza Covid. Soprattutto ora che il suo maggior “sponsor”, Giuseppe Conte, è impegnato ad assicurarsi il controllo del Movimento 5 Stelle e non ha alcuna forza contrattuale in seno al Governo.
Cresce la candidatura al posto di Arcuri di Bernardo Mattarella, nipote del capo dello Stato, attualmente al vertice della Banca del Mezzogiorno-Mediocredito che fa parte del gruppo Invitalia e di cui per quattro anni è stato capo della Finanza. L’altra società, che a breve sarà controllata al 100% del Mef, è Sace dove, a seguito delle dimissioni del presidente Rodolfo Errore, è stato nominato con una sorta di interim Mario Giro, ex viceministro degli Esteri del governo Gentiloni. In arrivo al suo posto ci sarebbe un dirigente del ministero. L’assemblea sociale dovrà rinnovare nove componenti, tra cui l’ad Pierfrancesco Latini. In scadenza anche il vertice della Simest dove si parla di riconferma per l’ad Mauro Alfonso e il presidente Pasquale Salzano, ex ambasciatore italiano in Qatar.