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22 Luglio 2024 14:28
22 Luglio 2024 14:28

Nomine, raggiunto l’accordo: ecco tutti i nomi dei vertici delle piu importanti società pubbliche .

Sono arrivate le nomine delle aziende statali: il generale Giuseppe Zafarana passa dalla guida della Guardia di Finanza per la presidenza di Eni. Rovere presidente di Poste, confermato Matteo Del Fante amministratore delegato. Alla presidenza Enel arriva Paolo Scaroni, l'ad è Flavio Cattaneo. Nuovo vertice per Leonardo: Roberto Cingolani amministratore delegato e Stefano Pontercorvo presidente. TUTTE LE LISTE DELLE NOMINE

Dopo una lunga serie di incontri, consultazioni e discussioni solo in parte ufficiali, l’accordo è stato raggiunto all’interno della maggioranza di governo e decisi i nominativi di coloro che guideranno le più importanti aziende pubbliche italiane nei prossimi anni, che verranno ufficializzati alla chiusura degli scambi azionari della Borsa italiana di piazza Affari a Milano. Questo il nuovo panorama dei vertici delle società pubbliche.

“Le nomine dei nuovi vertici di Eni, Enel, Leonardo e Poste sono frutto di un attento percorso di valutazione delle competenze e non delle appartenenze. – ha commentato il premier Giorgia MeloniÈ un ottimo risultato del lavoro di squadra del governo. Ringrazio chi ha servito l’Italia con passione in queste aziende, auguro ai prossimi amministratori buon lavoro. Il loro compito è quello di ottenere risultati economici solidi e duraturi nell’interesse della Nazione che rappresentano in tutto il mondo“.

All’Eni, nessun ribaltone: confermato l’amministratore delegato Claudio Descalzi , nei cui confronti la premier Giorgia Meloni negli ultimi mesi ha riposto grande fiducia. Alla presidenza arriverà l’attuale comandante della Guardia di Finanza, il generale Giuseppe Zafarana, prossimo ad abbandonare la carriera militare per quiescenza (cioè pensione) ben visto anche della Lega.

Descalzi è al suo quarto mandato ha iniziato la carriera all’Eni nel 1981 come ingegnere di giacimento. Successivamente diventa Project Manager per lo sviluppo delle attività nel Mare del Nord, in Libia, Nigeria e Congo. Nel 1990 è nominato responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia. Dal 2000 al 2001 ricopre la carica di direttore dell’area geografica Africa, Medio Oriente e Cina. Dal 2002 al 2005 è direttore dell’area geografica Italia, Africa e Medio Oriente, ricoprendo inoltre il ruolo di consigliere di amministrazione di diverse consociate Eni dell’area. 

Alle Poste, il Governo ha confermato Matteo Del Fante come amministratore delegato e direttore generale . Le iniziali resistenze leghiste, erano più strategie tattiche che di sostanza . Alla presidenza arriva Silvia Rovere, presidente di Confindustria Assoimmobiliare, che accanto all’attività professionale ha svolto e svolge un’attività accademica e di ricerca per il dipartimento di Economia Politica e quello di Diritto Commerciale della Facoltà di Economia dell’ Università di Torino, il Centro Einaudi di Torino e l’Executive Master of Finance della Sda Bocconi.

Matteo Del Fante guida la società dal 2017. Nell’estate del 1991, alcuni mesi prima della laurea in Economia politica all’ Università Bocconi, Del Fante inizia a lavorare per JP Morgan. “Avevo 24 anni e otto anni dopo, nel 1999, sono stato nominato managing director a Londra. Nel frattempo avevo iniziato a lavorare anche sui dossier che il governo italiano, attraverso il Tesoro, sottoponeva a JP Morgan” ha raccontato. Nel 2004 è entrato in Cassa Depositi e Prestiti, poco dopo la privatizzazione, come responsabile Finanza e M&A. Nel 2009 diventa ad di Cdp. Da giugno 2010 a maggio 2014 è stato direttore generale di Cdp. Nel 2014 il governo Renzi lo nomina alla guida di Terna e nel 2017 il governo Gentiloni lo sceglie come nuovo amministratore delegato di Poste Italiane

Il gigante della difesa e dell’aerospaziale italiana, la società Leonardo (ex Finmeccanica) sarà guidata dall’ex ministro draghiano Roberto Cingolani, nuovo amministratore delegato. Giorgia Meloni non ha mai avuto dubbi sul suo nome, che inizialmente non era molto gradito dalla Lega. La rappresentanza di Leonardo richiedeva un presidente che potesse essere suo agio sullo scenario internazionale identificato in Stefano Pontecorvo, ambasciatore di lunga e consolidata esperienza e rappresentante della Nato in Afghanistan, indicato con convinzione dal ministro della Difesa Guido Crosetto, dopo aver puntato inutilmente su un manager interno come Lorenzo Mariani .

Roberto Cingolani è stato il primo Innovation and technology officer della società dell’aerospazio. Laureato in Fisica nel 1985, Cingolani si è perfezionato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel 2005 è stato nominato direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova, dove ha lanciato il programma interdisciplinare Humanoid Technologies, basato sull’idea che l’imitazione tecnologica della natura e delle sue dinamiche possa fornire soluzioni per migliorare la nostra vita. L’ex ministro è già “advisor per l’energia” del governo Meloni.

Alla guida dell’ Enel un’ accoppiata di vertice che accontenta la Lega e Forza Italia, che nella trattativa hanno battuto il territorio metro per metro, ottenendo la nomina di Flavio Cattaneo ad amministratore delegato , ex direttore generale R AI, poi amministratore delegato di Terna e sin qui vicepresidente operativo dei treni Italo. Alla presidenza è stato nominato Paolo Scaroni, sostenuto con ostinazione e determinazione da Silvio Berlusconi, attuale presidente della squadra di calcio del Milan, dopo essere stato per anni già alla guida dell’ Eni e Enel

Flavio Cattaneo, laureato in Architettura al Politecnico di Milano e dal 2003 al 2005 direttore generale della Rai. Dal 2005 al 2014 è stato amministratore delegato di Terna e dal 2016 al 2017 di Telecom Italia. In passato ha ricoperto diverse cariche in vari consigli di amministrazione tra cui: Generali Assicurazioni , Domus Italia Cementir Holding S.p.A. 

Il vertice di Terna è quello che fino a domani potrebbe riservare sorprese , quando capogruppo controllante Cassa depositi e prestiti presenterà la lista . Nelle varie chat dei parlamentari si dà per scontata la conferma di Donnarumma e la nomina a presidente della numero due di Nokia Italia Giuseppina Di Foggia. Ma nei dintorni di Palazzo Chigi circola con insistenza una soluzione diversa, che vedrebbe la Di Foggia indicata come amministratore delegato, mentre alla presidenza potrebbe arrivare Igor De Biasio (in quota Lega), sinora consigliere di amministrazione in Rai.

La nuova ad di Terna, che dovrebbe subentra a Donnarumma, dovrebbe essere Giuseppina Di Foggia, che dal 2020 è amministratore delegato e vice presidente di Nokia Italia. Il condizionale è d’obbligo solo per la circostanza che le nomine di Terna, rispetto alle altre partecipate, è slittata. Di Foggia, comunque, sarebbe il nome indicato dalla premier Giorgia Meloni. Laureata in Ingegneria elettronica, Di Foggia nel 1998 entra in Lucent Technologies con il ruolo di direttore tecnico, azienda divenuta nel 2006 Alcatel-Lucent. Nel 2016 l’ingresso in Nokia dove ha lavorato nell’area tecnica per poi assumere ruoli di responsabilità in ambito marketing e vendita. Il premier Giorgia Meloni con questa nomina mantiene la promessa di portare una donna al vertice di una grande azienda pubblica.

LA LISTA COMPLETA DEL MEF

Il Ministero dell’economia e delle finanze ha depositato le liste per il rinnovo degli organi sociali di Enel, Eni, Leonardo e Poste Italiane.

Con riferimento all’assemblea degli azionisti di Enel convocata per 10 maggio, il Mef – titolare del 23,59% del capitale – ha depositato, di concerto con il Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit), la seguente lista per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione:

1. Paolo Scaroni (presidente)

2. Flavio Cattaneo (amministratore delegato)

3. Alessandro Zehenter (consigliere)

4. Johanna Arbib Perugia (consigliere)

5. Fiammetta Salmoni (consigliere)

6. Olga Cuccurullo (consigliere)

Con riferimento all’assemblea degli azionisti di Eni convocata per il 10 maggio, il Mef – titolare del 4,34% del capitale e per il tramite della Cassa depositi e prestiti (partecipata all’82,77% dal Mef) di un ulteriore 25,76% – ha depositato, di concerto con il Mimit, la seguente lista per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione:

1. Giuseppe Zafarana (presidente)

2. Claudio Descalzi (amministratore delegato)

3. Cristina Sgubin (consigliere)

4. Elisa Baroncini (consigliere)

5. Federica Seganti (consigliere)

6. Roberto Ciciani (consigliere)

Il nuovo collegio sindacale di Eni sarà invece composto dai seguenti nominativi:

1.  Giulio Palazzo (effettivo)

2. Andrea Parolini (effettivo)

3. Marcella Caradonna (effettivo)

4. Giulia de Martino (supplente)

5. Riccardo Bonuccelli (supplente)

Con riferimento all’assemblea degli azionisti di Leonardo convocata per il 9 maggio, il Mef – titolare del 30,2% del capitale – ha depositato, di concerto con il Mimit, la seguente lista per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione:

1. Stefano  Pontecorvo (presidente)

2. Roberto Cingolani (amministratore delegato)

3. Elena Vasco (consigliere)

4. Enrica Giorgetti (consigliere)

5. Francesco Macrì (consigliere)

6. Trifone Altieri (consigliere)

7. Cristina Manara (consigliere)

8. Marcello Sala (consigliere)

All’assemblea degli azionisti di Poste italiane convocata per l’8 maggio, la lista consegnata dal Mef – titolare del 29,26% del capitale e per il tramite di Cassa depositi e prestiti di un ulteriore 35% – prevede un consiglio di amministrazione composto dai seguenti componenti:

1. Silvia Rovere (presidente)

2. Matteo del Fante (amministratore delegato)

3. Wanda Ternau (consigliere)

4. Matteo Petrella (consigliere)

5. Paolo Marchioni (consigliere)

6. Valentina Gemignani (consigliere)

Il Ministro dell’economia e delle finanze ringrazia i presidenti Lucia Calvosa, Michele Crisostomo, Luciano Carta, Bianca Maria Farina, gli amministratori delegati Francesco Starace e Alessandro Profumo e tutti i consiglieri di amministrazione uscenti per il lavoro svolto e i risultati ottenuti in questi anni dalle società

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