La notte è trascorsa tranquilla, il Papa sta riposando. Il bollettino dal Policlinico Gemelli diffuso dalla Santa Sede è arrivato ieri sera un po’ più tardi del solito, brutto segno, era accaduto qualcosa di imprevisto. Questo l’ultimo aggiornamento sulle condizioni di salute del Papa dopo la crisi di ieri pomeriggio: “Una crisi isolata di broncospasmo che ha, tuttavia, determinato un episodio di vomito con inalazione e repentino peggioramento del quadro respiratorio“. I medici spiegano che “è sempre rimasto vigile e orientato, collaborando alle manovre terapeutiche“.
Papa Francesco si è poi ripreso, “è stato prontamente broncoaspirato e ha iniziato la ventilazione meccanica non invasiva, con una buona risposta sugli scambi gassosi”. Bergoglio non è stato intubato, per la prima volta in queste due settimane di ricovero al Gemelli, alla ventilazione meccanica con una maschera che gli copre naso e bocca. La prognosi resta riservata.
Il broncospasmo è una restrizione improvvisa dei bronchi, e si deduce che la pericolosità è dovuta all’episodio del vomito. La crisi è stata risolta ma ovviamente le prossime 24 ore saranno decisive per i medici per capire gli effetti, verificare cosa sia rimasto dell’inalazione del vomito. Dopo la ventilazione meccanica non invasiva il Pontefice è tornato ai livelli di scambio gassosi precedenti alla crisi, viene precisato da fonti vaticane. È bene spiegare che la ventilazione meccanica non invasiva è una maschera che gli copre naso e bocca.
Intanto, l’ufficio delle celebrazioni liturgiche pontificie rende noto che sarà il cardinale Angelo De Donatis, Penitenziere maggiore e delegato di Papa Francesco a presiedere, nel giorno di inizio della Quaresima, la celebrazione, nella forma delle “Stazioni” romane, Mercoledì delle Ceneri, il 5 marzo, nella chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino. Liturgia alla quale farà seguito la processione penitenziale verso la Basilica di Santa Sabina.
Alla processione prenderanno parte i cardinali, gli arcivescovi, i vescovi, i monaci Benedettini di Sant’Anselmo, i padri Domenicani di Santa Sabina e alcuni fedeli. Al termine della processione, nella Basilica di Santa Sabina, avrà luogo la celebrazione eucaristica con il rito di benedizione e di imposizione delle ceneri.