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27 Dicembre 2024 11:13

Nuova condanna a Taranto per l’ex-finanziere Stabile ed i suoi complici

Il Gup ha accolto l'impianto accusatorio della procura e della parte civile bei confronti dell' ex finanziere Piero Stabile e di altri 3 complici, ma nella sua sentenza ha escluso il reato di "tentata estorsione" che era stato ipotizzato dalla procura e quindi le pene inflitte sono inferiori rispetto a quelle richieste dal pubblico ministero.Il giudice ha disposto un separato giudizio civile per determinare il risarcimento nei confronti della vittima al quale Stabile dovrà però nel frattempo versare una provvisionale immediatamente esecutiva di 10mila euro.

TARANTO – Il giudice per le udienze preliminari Giuseppe Biondi ha inflitto ieri pomeriggio quattro condanne inflitte dal  nei confronti dell’ex finanziere Piero Stabile e di altri tre imputati arrestati e finiti in carcere lo scorso anno in relazione al pesante stalking ed alle ripetute intimidazioni incendiarie nei confronti di un commerciante di Taranto.

pm Lucia Isceri

I quattro vennero arrestati il 17 aprile 2018 su ordine della Procura a seguito delle della Squadra Mobile della Questura di Taranto dalle quali era venuto alla luce che stavano per organizzare  dei nuovi attentati uno dei quali programmato per il 21 aprile, giorno in cui la povera vittima avrebbe festeggiato il suo 50esimo compleanno. La prima ritorsione richiesta dallo Stabile era stato compiuta nella notte tra il 17 e il 18 aprile utilizzando un’arma da fuoco ai danni del commerciante vittima di tutte le vessazioni del gruppo.

La sentenza ha visto infliggere pene più basse , conseguenti anche al rito abbreviato, rispetto a quelle richieste dalla Procura, ma ha condiviso e convalidato l’impianto accusatorio  del pubblico ministero Lucia Isceri. Il giudice per le udienze preliminari ha infatti condannato Piero  Stabile a 4 anni e 8 mesi di reclusione dimezzando di fatto la richiesta di 8 anni di carcere che era stata avanzata dalla Procura della Repubblica. Condannato a 5 anni Aldo (detto Alduccio) La Neve  per il quale erano stati richiesti 6 anni e 6 mesi di reclusione; Salvatore Stasolla a 4 anni e 8 mesi , e a 3 anni di reclusione, con rimessione in libertà, per l’avvocato Massimiliano Cagnetta .

Secondo l’impianto accusatorio il maresciallo Stabile, già degradato e sospeso dal servizio, aveva incaricato La Neve  di organizzare degli atti intimidatori nei confronti del commerciante tarantino, da tempo vessato dalle ritorsioni dell’ex-finanziere, compito che era stato assegnato a Stasolla, che per le spedizione “punitiva” aveva operato avvalendosi dell’avvocato Cagnetta che gli faceva incredibilmente da autista .

Per un episodio differente della stessa vicenda l’ex-finanziere era stato arrestato per estorsione dagli agenti della sezione Anticrimine della Squadra Mobile  in flagranza di reato,  il 18 giugno 2015  subito dopo aver ottenuto il denaro richiesto al commerciante.  I poliziotti  fermarono lo Stabile con in tasca la busta con i  5mila euro in contanti,  che  aveva preteso dalla vittima per aiutarlo a liberarsi dalle intimidazioni che da tempo subiva, fingendo di aiutarlo, quando invece le minacce subite in realtà erano effettuate notte tempore da lui.  Per questa vicenda lo scorso 31 maggio 2019Piero Stabile è stato condannato a 9 anni e 6 mesi di reclusione in primo grado . Condanna che era stata preceduta da quella subita precedentemente nel  giugno 2017  ad 1 anno e 6 mesi, che è stata confermata anche in secondo grado dalla Corte d’Appello, sempre per degli altri episodi di “stalking” commessi nei confronti sempre del povero commerciante.

Sentenza Stabile PDF

I quattro condannati sono stati quindi ritenuti responsabili  come riportato nella convalida del fermo emessa dal gip Vilma Gilli , di una “insidiosa, pervasiva e sistematica intimidazione realizzata con concreti atti di violenza” della quale cui Piero Stabile era il mandante, La Neve l’organizzatore e Stasolla (che si avvaleva dell’assistenza di Cagnetta  come autista ) l’esecutore finale delle spedizioni punitive . Il Gup Biondi nella sua sentenza ha escluso il reato di “tentata estorsione” che era stato ipotizzato dalla procura ed è per questo che le pene inflitte sono state inferiori rispetto a quelle richieste dal pubblico ministero.

Il giudice ha disposto un separato giudizio civile per determinare il risarcimento nei confronti della vittima al quale Stabile dovrà però nel frattempo versare una provvisionale immediatamente esecutiva di 10mila euro.

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