Proprio nel momento in cui l’Autorità portuale rimette in moto il cantiere relativo all’adeguamento della banchina del terminal container, bloccato da un lungo contenzioso legale, arrivano dei seri problemi per il porto di Taranto. La società Taranto container terminal (TCT) che fa riferimento alla Evergreen e ad Hutchinson, e la stessa società Evergreen hanno infatti comunicato il proprio disimpegno. La notizia è stata resa nota rendono noto dai sindacati dei trasporti Cgil, Cisl e Uil che intanto chiedono all’Authority di revocare a TCT la concessione del terminal.
La compagnia Evergreen, attiva nella movimentazione internazionale dei container, aggiornando il proprio sito aziendale nella parte dove si da notizia delle rotte percorse, ha comunicato che “Nessuna linea oceanica farà più scalo a Taranto dal 21 prossimo venturo”
Ma la vera condivisibile preoccupazione dei sindacati è la circostanza che le programmazioni delle linee oceaniche sono state aggiornate e vedono del tutto esclusa la città di Taranto ed il suo Porto industriale. I sindacati hanno inoltre reso noto che Taranto container terminal ha deciso “di interrompere entro 40 giorni ogni operatività sulla banchina del molo polisettoriale proprio in concomitanza con l’avvio della realizzazione delle opere infrastrutturali di adeguamento dello stesso, motivandola con la necessità di effettuare non meglio definiti lavori di “revamping” delle gru“.