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5 Novembre 2024 01:22

Ostia, nuovo colpo al clan Spada: la Guardia di Finanza sequestra beni per 19 milioni,

Cinque decreti di sequestro ordinati dal tribunale di Roma. Nei giorni scorsi i sequestri delle case popolari dove abitavano alcuni esponenti della famiglia che aveva in scacco il litorale romano. Il ministro Salvini: "La giornata comincia bene". IL VIDEO DELL'OPERAZIONE

ROMA – I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma stanno dando esecuzione a cinque decreti di sequestro di beni per 19 milioni , emessi dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale nei confronti di altrettanti esponenti di spicco del clan Spada. Tra gli immobili e beni mobili sequestrati oggi al “clan Spada” c’è anche la Femus Boxe, la palestra che fu teatro nel novembre scorso della testata di Roberto Spada al giornalista Daniele Piervincenzi della trasmissione “Nemo” (RAIDUE) .

L’ operazione coordinata dal Procuratore Aggiunto dott. Michele Prestipino Giarritta della  Direzione Distrettuale Antimafia di Roma è stata eseguita dalla Guardia di Finanza che ha posto i sigilli di sequestro a diciotto società, quattro ditte individuali, quote societarie, sei associazioni sportive di Ostia, quattro immobili e poi auto, moto, conti correnti, rapporti assicurativi, azioni.

Un patrimonio assolutamente ritenuto ingiustificato e sproporzionato rispetto agli irrisori redditi dichiarati. Tra i beni finiti sotto sequestro anche un distributore di benzina all’idroscalo di Ostia dove nel novembre 2016 si consumò il tentato omicidio di Carmine Spada, meglio noto come  “Romoletto” , ed una villa in stile liberty del valore di 800mila euro in cui viveva lo stesso boss.

Secondo quanto ricostruito dalle fiamme gialle, i beni sottoposti a sequestro,  sono riconducibili al clan Spada  anche se in gran parte erano intestati ad altre 47 persone ( tutti prestanome) apparentemente estranee al contesto criminale. Le azioni delle forze dell’ordine per contrastare il potere del clan del litorale romane proseguono da giorni . Martedì scorso era stata anche sequestrata la casa popolare che occupavano i familiari di Vincenzo Spada membro della famiglia, e fratello del “boss” Carmine, che si trova adesso agli arresti. Sulla porta di ingresso al posto dello spioncino era stata installata una mini telecamera,   con la quale si poteva controllare prima di aprire chi stava arrivando .

 

Alcune donne, tra cui la madre di Silvano Spada, hanno inveito contro le forze dell’ordine e contro i giornalisti presenti sul posto urlando nuovi insulti rivolti nei confronti della nostra collega Federica Angeli, cronista della redazione romana del quotidiano La Repubblica, che giovedì scorso in occasione del precedente sgombero dell’appartamento di Carmine Spada era già stata oggetto delle minacce da parte delle donne del clan, che sono state denunciate dalla Polizia di Stato

Lo scorso gennaio la Dda di Roma nel corso di una complessa operazione aveva posto in arresto 32 persone tra appartenenti e affiliati al clan Spada, tra i quali anche Roberto Spada, già in carcere per aver picchiato con l’aggravante del metodo mafioso il giornalista Piervincenzi colpevole di aver fatto il suo lavoro.

“Grazie! Notizie come questa fanno cominciare bene la giornata”. E’ stato questo  il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini all’operazione delle Fiamme Gialle.

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