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12 Dicembre 2024 03:03

Olimpiadi 2026, Milano-Cortina: l’immagine dei Giochi olimpici

Presentata a Milano l’immagine che caratterizzerà i Giochi di Milano-Cortina 2026. Un “brand visivo” che sarà subito riconoscibile per gli spettatori, dato che sarà rappresentato negli impianti e sulle piste, nelle città che ospiteranno le gare, così come nel merchandising e nelle attività di comunicazione online e offline dell’Olimpiade. Si tratta di un’immagine colorata molto dinamica, che racchiude "il talento del nuovo spirito italiano"

L’immagine che vestirà i territori e le sedi dell’Olimpiade invernale di Milano-Cortina 2026 è incentrata sulla cultura, sui valori italiani e sul talento. Si tratta del messaggio visivo, presentato nel capoluogo lombardo, che guiderà e accompagnerà gli spettatori, gli atleti, i volontari e tutti coloro che vivranno l’evento sportivo. Il “Look of the Games”, come viene chiamato nel gergo olimpico, sarà declinato negli impianti e sulle piste, nelle città che ospiteranno i Giochi, così come nel merchandising e nelle attività di comunicazione online e offline di Milano-Cortina 2026. Lo scopo è farla diventare quell’inconfondibile immagine che miliardi di spettatori riconosceranno immediatamente sui propri schermi, che i fan percepiranno sulle piste e nei palazzetti, e che accompagnerà i media nel raccontare le imprese degli atleti.

Le cinque eccellenze italiane

Il focus dell’immagine olimpica è il talento del nuovo spirito italiano, non solo nello sport, ma anche nella cucina, nell’artigianato, nelle eccellenze“. Per raccontare il talento sono state scelte cinque eccellenze italiane: per la Creativity, il pianista e produttore Dardust Dario Faini; per Energy, Bebe Vio; per Imagination, Federico Basso, comico e autore; per Passion, lo chef Davide Oldani; infine Style con Nicoletta Manni, étoile del Teatro alla Scala di Milano.

I pittogrammi degli sport olimpici e paralimpici

Infine i pittogrammi, grafiche che si ispirano al movimento degli atleti: sono stati progettati 16 pittogrammi di sport olimpici e 6 di sport paralimpici. “Il Look of the Games di Milano-Cortina 2026 mostra un linguaggio visivo straordinario che accentua il fascino delle nostre città e di tutte le sedi dei Giochi, esprimendo un nuovo concetto di bellezza italiana – ha commentato Andrea Varnier, ceo della Fondazione Milano-Cortina 2026 -. Un’identità visiva dinamica, ispirata dalla nostra energia, dal nostro entusiasmo, inclusività e talento“.

Questo il il percorso della fiamma olimpica

La fiamma olimpica si accende con un anno di anticipo, con la presentazione del suo viaggio su e giù per l’Italia: 10.001 tedofori, cifra non tonda perché quell’uno rappresenta l’ultimo, chi andrà verso il tripode, 63 giorni di staffetta, tra Grecia, Olimpia, e il nostro paese, 20 regioni, 110 province. Qualche data: il 4 dicembre del prossimo anno sarà a Roma, il 26 gennaio del 2026 a Cortina, settantesimo delle Olimpiadi del 1956, il 6 febbraio a Milano. Più dei numeri il fascino che porta il simbolo della sacralità del mondo olimpico in lungo e in largo, mostrando a tutti, estero soprattutto, la bellezza del nostro territorio, il nostro patrimonio…arte, cultura, storia, enogastronomia, mari e monti, isole e terraferma, la creatività e il talento, lo spirito Italiano. 

La torcia, col suo design, verrà svelata il prossimo Aprile, all’ Expo di Osaka, in Giappone. A Verona, a due passi dall’Arena, che ospiterà la cerimonia di chiusura, si è parlato anche di un altro percorso, quello lungo della pista di bob che sarà a Cortina, sulle ceneri di quella del 1956: “un cadavere eccellente” secondo il governatore Zaia che ritrova vita, dove si è proceduto alla “bonifica di una discarica“.

Parole forti, chiare, dirette a chi non l’avrebbe voluta. Per chi invece volesse intraprendere il viaggio con la torcia in mano, essere cioè uno dei diecimila tedofori per capirci, la campagna adesioni, con una divisa ufficiale che resterà al corridore, tratti brevi, non serve curriculum da maratoneti, partirà a febbraio. Precedenza a glorie locali, a personaggi del posto con preferenza a chi saprà raccontare perché lo si vuole fare, la cosiddetta forte motivazione. Astenersi se non si crede nel progetto con il suo trascinamento speciale, iconico come si direbbe oggi abusando, spesso, del termine. Con un sogno del presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina, Giovanni Malago’, la presenza di un tedoforo che unisca, che sappia parlare a tutti, in pratica un sogno impossibile: Papa Francesco Bergoglio !

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