di Francesca Lauri
Dieci anni dopo l’omicidio della 15enne Sarah Scazzi ad Avetrana, in provincia di Taranto, che ha tenuto gli italiani davanti al televisori per mesi e mesi. Un crimine familiare, complesso e drammatico, pieno di colpi di scena. Adesso diventerà una serie tv.
La società di produzione Groenlandia ha acquistato i diritti per sviluppare due progetti a partire dal libro «Sarah – La ragazza di Avetrana», firmato da Flavia Piccinni e Carmine Guzzanni, edito da Fandango Libri, contenente una lettera di Michele Misseri in cui ribadisce di essere lui il vero colpevole e materiale inedito.
Il compito di trasformare un complicato episodio di cronaca in una serie televisiva è stato affidato al regista Pippo Mezzapesa . Mentre Christian Letruria dirigerà un documentario insieme agli autori del libro. Sarà Matteo Rovere, fondatore di Groenlandia, a occuparsi della produzione di entrambi i progetti. Ancora nessuna informazione su date di inizio riprese né sulla piattaforma di distribuzione.
Il 26 agosto 2010 Sarah Scazzi scompare nel nulla. La famiglia, preoccupata, denuncia la sparizione. Saranno necessarie 42 giorni di lunghe affannate ricerche per ritrovare il corpo della ragazza. Poi la confessione dello “zio” Michele Misseri, che si dichiara unico colpevole dell’omicidio.
Avetrana viene presa d’assalto da giornalisti ma anche da migliaia di curiosi che vogliono vedere quello che è ormai diventato un «set» di un thriller che sembra non trovare soluzione. Le parole di “zio” Michele infatti non convincono.
Alla fine arriva l’arresto della zia Cosima Serrano e di Sabrina Misseri cugina di Sarah Scazzi, che saranno ritenute per la giustizia le vere colpevoli dell’omicidio: nonostante si siano sempre professate innocenti vengono entrambe condannate all’ergastolo.