di REDAZIONE CRONACHE
Dalle prime ore di questa mattina, oltre 150 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, con il supporto e la collaborazione dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata), stanno dando esecuzione, tra Italia, Germania, Polonia e Malta, a un’ordinanza di misure cautelari personali e reali emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 23 persone, 12 destinatarie di custodia cautelare in carcere, due degli arresti domiciliari e nove della misura interdittiva dell’esercizio dell’attività commerciale, tutte indagate, a vario titolo, per esercizio abusivo di gioco e scommesse, evasione fiscale, truffa aggravata, autoriciclaggio, condotte queste aggravate dalla finalità di favorire gli interessi dell’associazione di tipo mafioso “Santapaola-Ercolano“.
Nell’operazione “Doppio Gioco” che vede indagate 336 persone, il Gip del Tribunale di Catania ha disposto il sequestro di beni e società per 80 milioni di euro cioè l’equivalente di un’ illecita raccolta e gestione delle scommesse sportive on line realizzata attraverso una piattaforma di gioco su internet non autorizzata ad operare in Italia, attribuendone la proprietà a una società maltese per occultare il legame con il nostro Paese e le connessioni con la criminalità organizzata siciliana.
Nel dettaglio, le indagini, svolte dai militari appartenenti al Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catania, hanno tratto origine dall’approfondimento di una segnalazione di operazione sospetta e hanno riguardato il sistema di illecita raccolta e gestione delle scommesse sportive on line, oltre che delle attività volte al riciclaggio dei relativi proventi. In particolare, è stato accertato che la consorteria criminale ha in primo luogo ideato su internet un’apposita piattaforma di gioco (denominata “RAISEBET24.COM”), non autorizzata a operare in Italia, attribuendone la proprietà a una società maltese, al fine di occultare il legame con il territorio nazionale e le connessioni con la criminalità organizzata.
Dall’inchiesta, coordinata dalla Dda di Catania è emerso che l’organizzazione criminale aveva anche organizzato un illecita raccolta di scommesse “da banco” sull’intero territorio nazionale, attraverso una rete di agenzie collegate per la trasmissione dati, alla piattaforma di gioco. Le indagini hanno permesso di accertare che soltanto una parte minima delle scommesse avveniva on line, mentre la maggior parte delle puntate è stata effettuata in presenza e pagate in contanti.
L’analisi dell’operatività del sito internet – verso cui affluivano tutte le puntate – ha permesso di evidenziare che il totale della raccolta delle scommesse è stata pari a 32 milioni di euro, mentre la società maltese, che in realtà ha operato come stabile organizzazione sul territorio nazionale, ha evaso le imposte sui redditi per oltre 30 milioni di euro. Gli importi delle scommesse, raccolte dalle varie agenzie sul territorio nazionale, e i proventi dell’evasione, complessivamente pari a oltre 62 milioni di euro sono poi affluiti nei conti della società maltese e, da lì, ulteriormente riciclati nell’acquisito di terreni, fabbricati, società in Italia (Puglia ed Emilia-Romagna) e in Germania.
Nel corso degli accertamenti i militari del Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Catania hanno sequestrato quasi 180mila euro occultati nel doppio fondo di un’autovettura. L’operazione è stata ripresa in video e audio dalla guardia di finanza. Il ‘giro d’affari’ è stimato in oltre 80 milioni di euro, somma complessiva per cui è stato eseguito un sequestro beni equivalenti che, secondo l’accusa, sono comprati riciclando i proventi delle scommesse: disponibilità finanziarie per 62 milioni in Italia, Polonia e Malta; fabbricati e terreni Puglia e in Emilia-Romagna; e una società di ristorazione in Germania.
Misure cautelari personali in carcere:
Questo l’elenco delle persone destinatarie delle misure cautelari:
• PLACENTI Carmelo (Catania, 31/08/1974);
• PLACENTI Giuseppe Gabriele (Catania, 18/03/1987);
• DI MAURO Cristian (Catania, 17/08/1993)
• RASPANTE Carmelo Rosario (Regalbuto 17/02/1960);
• CATACCHIO Francesco (Bari, 30/09/1980);
• CASTO Corrado (Noto 17/12/1958);
• BARBERI Graziella (Regalbuto 19/11/1975);
• EPAMINONDA Antonino Agatino (Catania 25/07/1967);
• SPARACIO Salvatore (Messina, 14/08/1975);
• BOSCARINO Giuseppe (Siracusa 27/09/1979);
• RAMPINO Paolo (Torino 06/06/1984);
• RUSSO Ignazio (Catania 19/04/1966).
Misura cautelare degli arresti domiciliari:
• PENNETTA Gino (Galatina 25/10/1977);
• DI MARZO Antonio (Bari, 14/06/1972).
Misura interdittiva dell’attività imprenditoriale e di qualsiasi attività lavorativa, anche impiegatizia, nell’ambito del mondo lavorativo che ruota intorno alle scommesse:
• CAMMARATA Alessandro (Catania, 17/12/1979);
• COCIMANO Francesco (Catania, 09/07/1985);
• COCIMANO Giuseppe (Catania, 22/06/1975);
• DAIDONE Marco (Messina, 05/09/1973);
• DI CIO Federico (Modica, 24/10/1977);
• MAZZERBO Angelo Fabio (Licata, 07/10/1978);
• SPINALI Salvatore (Roma, 13/09/1961);
• VALENTI Alfredo (Siracusa, 21/05/1987);
• ZAPPALA’ Leonardo (Mascali 28/03/1961).