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3 Luglio 2024 11:43
3 Luglio 2024 11:43

Operazione Buena Ventura. La Polizia di Stato disarticola gruppo internazionale dedicato al traffico di cocaina

Le indagini contro il narcotraffico condotte dalla Polizia di Stato, anche attraverso pianificate e congiunte attività coordinate su scala internazionale dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio Centrale Operativo, hanno svelato le dinamiche di rilevanti traffici di cocaina tra la Colombia e la Calabria, con il coinvolgimento di soggetti legati ai narcos del Sud America.

E’ in corso dalle prime ore di questa mattina da parte della Polizia di Stato di Reggio Calabria una vasta operazione di Polizia finalizzata alla disarticolazione di un pericoloso sodalizio transnazionale dedito al traffico di cocaina dal Sud America in Calabria. Numerosi arresti in diverse Regioni d´Italia. L´indagine – coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria – ha visto il coinvolgimento dello SCO il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Perquisizioni e arresti sono in corso nelle province di Reggio Calabria, Milano, Napoli, Bologna e Pescara. Oltre 25 i soggetti indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanza stupefacente.


L´inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile
di Reggio Calabria, avrebbe scoperto un´organizzazione contigua alle cosche della ´ndrangheta del mandamento ionico della provincia di Reggio Calabria, operante fra Italia, la Colombia, Perù, Repubblica Domenica e Spagna, che importava ingenti quantitativi di droga dal Sud America. Buena Ventura è il nome che gli investigatori della Polizia di Stato di Reggio Calabria hanno dato all´operazione. Fra gli arrestati ci sarebbero soggetti legati alla famiglie Morabito-Bruzzaniti-Palamara, capi di una potente `ndrina della ‘ndrangheta operante in alcuni centri del mandamento ionico reggino (Bova Marina, Bianco, Africo, Platì).

Si tratta di un’operazione importante – dice il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho perché continua nel solco del contrasto al narcotraffico ed è stata in grado di individuare ed interrompere il contatto diretto che alcuni soggetti legati ai Morabito-Bruzzaniti -Palamara avevano con i cartelli della droga non riconducibili all’area Farc”. Tutto è nato –  spiega il procuratore –  da una mail che ha permesso agli investigatori di iniziare a ricostruire la rete che Rocco Morabito aveva tessuto per gestire il traffico di “bianca“.

Morabito come “copertura” era dipendente di una ditta di import- export di prodotti congelati,   rappresenta per gli investigatori  il perno centrale dell’asse Calabria-Colombia. La droga arrivava in Italia, verosimilmente nel porto di Gioia Tauro, nascosta in container di frutta o di pesce surgelato, oppure via aeroporto. Traffici e rapporti “diretti e continuativi con la Colombia” – spiega il procuratore Cafiero de Raho – che sono stati svelati e comprovati documentalmente da migliaia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali che hanno fatto emergere una rete complessa e articolata, che aveva il suo front office in una rivendita di pesci surgelati provenienti dal Sudamerica aperta dagli uomini dei Morabito-Bruzzaniti-Palamara nel cuore della Locride.


Un soggetto di origine sudamericana
– che sarebbe legato ai cartelli dei narcos colombiani – è accusato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria di aver condotto, con esponenti della `ndrangheta jonico-reggina, trattative per l´apertura di un canale di importazione di cocaina fra la Colombia e la Calabria. Sono 19 i provvedimenti emessi nell´ambito dell´operazione Buona Ventura. Gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione delle omologhe strutture investigative di  Milano, Napoli, Bologna e Pescara, stanno eseguendo in Italia 18 ordinanze di custodia cautelare (14 in carcere e 4 ai domiciliari). Per loro l´accusa è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Oltre 500 pagine di informativa della Polizia di Stato, intercettazioni telefoniche, telematiche ed ambientali. Due anni di indagini hanno dimostrato l´esistenza di un canale di approvvigionamento di cocaina fra la Calabria e la Colombia per un sodalizio transnazionale dedito al traffico di stupefacenti. Secondo gli investigatori reggini, il cartello calabrese riconducibile alle famiglieMorabito-Bruzzaniti-Palamara  aveva assunto concrete e avanzate iniziative per la pianificazione e la realizzazione di compravendita di droga lungo l´asse Reggio Calabria – Bogotà, da far arrivare verosimilmente al porto di Gioia Tauro, attraverso apposite società operanti nel settore della importazione di prodotti ortofrutticoli, ovvero per via aerea mediante corrieri adibiti al trasporto della droga in valigie fino ad uno scalo aereo del Centro-Nord Italia, con la complicità di un appartenente alle forze dell´ordine e a società di vigilanza privata nell´aeroporto.

Le indagini contro il narcotraffico condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, anche attraverso pianificate e congiunte attività coordinate su scala internazionale dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal Servizio Centrale Operativo, hanno svelato le dinamiche di rilevanti traffici di cocaina tra la Colombia e la Calabria, con il coinvolgimento di soggetti legati ai narcos del Sud America.

L´indagine denominata Buena Ventura è il frutto di un lavoro, avviato dagli inquirenti di Reggio Calabria nell´ambito dell´azione di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che rappresenta – com´è noto – la prima fonte di ricchezza della `ndrangheta. Nel corso delle investigazioni in Italia, in Colombia, Perù, Repubblica Domenica e Spagna sono stati impiegati investigatori esperti nel contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che hanno permesso il sequestro in Italia e in Spagna di consistenti quantitativi di cocaina. I sequestri di sostanza stupefacente sono stati effettuati nel corso di specifiche operazioni antidroga condotte in provincia di Reggio Calabria e presso l´aeroporto Barajas di Madrid da parte delle rispettive forze di polizia (Polizia di Stato Italiana e Cuerpo National de Polizia – Comisaria General de Policia Judicial – U.D.Y.C.O. Central).

L´odierna operazione Buena Ventura dimostra la forza e la capacità dei cartelli calabresi nello stringere accordi con i narcos colombiani al fine di importare dal Paese sudamericano in Calabria ingenti partite di cocaina destinata alle piazze di spaccio di diverse province italiane e in Europa. L´indagine della Direzione Distrettuale Antimafia e della Polizia di Stato di Reggio Calabria  conferma il ruolo autoritario e di leadership delle famiglie della `ndrangheta nella gestione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno permesso di sventare l´importazione di oltre 35 chili di cocaina, organizzata fra la Colombia e la Calabria. La droga sarebbe giunta in Italia nascosta in un container di frutta o pesce surgelato. Per questo fine, alcuni trafficanti calabresi avevano allestito nella Locride un esercizio commerciale per la rivendita di pesci surgelati provenienti dal Sudamericano. Quattro indagini della Polizia di Stato che segnano la lotta al narcotraffico della `ndrangheta e alle sue proiezioni internazionali.

Era il 2014, quando la Polizia italiana (Squadra Mobile di Reggio Calabria e Servizio Centrale Operativo) e F.B.I. dopo due anni di indagini erano riusciti a disarticolare il “ponte” fra la Calabria e gli Stati Uniti realizzato da un sodalizio transnazionale dedito al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di denaro. I cartelli calabresi avevano pianificato e realizzato l´acquisto di una consistente di partita di cocaina che doveva giungere da New York al porto di Gioia Tauro.

Nel 2015 gli stessi investigatori della Polizia di Stato e agenti delle agenzie federali americane del Federal Bureau of Investigation (FBI) e dell´Homeland Security – in due distinte fasi – nel corso della congiunta operazione Columbus (maggio 2015), disarticolarono in Calabria e a New York un sodalizio criminoso con proiezioni transnazionali, dedito ai traffici internazionali di sostanze stupefacenti tra gli Stati Uniti d´America e la Calabria. Dopo appena 5 mesi (ottobre 2015) i poliziotti italiani con agenti costaricensi del O.I.J. (Organismo de investigacion Judicial) e squadre miste e congiunte della Polizia di Stato (Servizio Centrale Operativo – Squadra Mobile di Reggio Calabria), di F.B.I., Homeland Security e Interpol, arrestavano i componenti di un sodalizio criminoso operante in Costarica nel traffico internazionale di droga in sinergia con alcune articolazioni della `ndrangheta ionico-reggina. Le attività investigative consentivano di ricostruire l´organigramma del sodalizio, la struttura organizzativa, le condotte transnazionali e le rotte del narco-traffico e di qualificare i rapporti fra esponenti della `ndrangheta e trafficanti attivi nel Centro – America, in contatto con narcos colombiani.

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