ROMA – All’alba di questa mattina, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brindisi , coordinati dal pm Raffaele Casto della Procura della Repubblica di Brindisi , hanno dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare – emesso dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi – nei confronti di 6 persone, residenti nelle province di Brindisi, Taranto e Napoli. In carcere è finito Egidio Stevens Saracino, 37 anni, di Taranto. Mentre ai domiciliari, Maurizio Uzzi, 55 anni, di Taranto; Raffaele Caforio, 57 anni, di Taranto; Maria Pastore, 62 anni, di Taranto; Giuseppe Pannofino, 57 anni, di Ostuni e Giuseppe Di Nocera, 26 anni, di Napoli.
Le indagini, scaturite da elementi investigativi riferibili ad ipotesi di riciclaggio di orologi Rolex e Omega, prestigiosi brand internazionali, hanno disvelato un complesso sistema di contraffazione e ricettazione di beni preziosi che venivano, successivamente, commercializzati in tutta Italia ed anche in diversi Stati europei (Germania, Olanda, Belgio). In corso di accertamento il volume d’affari, stimato al momento per circa 250mila euro, e la provenienza delle componenti originali usate per realizzare gli orologi.
Nello specifico, gli accertamenti effettuati dalle Fiamme Gialle supportati da indagini tecniche, attività di riscontro ed elementi di prova acquisiti nel corso delle perquisizioni delegate dall’Autorità Giudiziaria, eseguite nelle provincie di Brindisi, Taranto, Bari, Napoli, Roma e Bologna hanno consentito di smascherare un’attività illecita finalizzata all’alterazione, mediante assemblaggio e sostituzione, di pezzi non autentici con movimenti e parti originali di costosissimi orologi; sequestrare orologi “Rolex” ed “Omega” nonché casse, meccanismi, lancette, corone, card/garanzie, custodie e scatole, il tutto della medesima casa svizzera di orologi.
Gli orologi così assemblati, venivano corredati dai certificati di proprietà ed altri accessori tutti “contraffatti”, di ottima fattura, difficilmente riconoscibili dai normali acquirenti truffati. La certezza dell’alterazione degli orologi è stata altresì avvalorata nel corso delle indagini dai periti delle famose maison Rolex ed Omega appositamente interessate. Successivamente, è stato accertato che gli orologi , venivano, poi, rivenduti da un gioielliere Giuseppe Pannofino titolare della gioielleria “Fashion Luxury by Lo Scrigno” di Ostuni, , ad ignari clienti e/o ad altre imprese che, a loro volta, li immettevano sul mercato.
Gli accertamenti tuttora in corso, hanno permesso di segnalare ulteriori 9 soggetti all’Autorità Giudiziaria che, a vario titolo, hanno agevolato la commissione dell’illecita condotta. Le attività sono finalizzate a quantificare il complessivo “volume d’affari” dei soggetti colpiti dalle odierne misure nell’illecita commercializzazione dei preziosi, identificare i numerosi acquirenti, nonché individuare ulteriori corresponsabili. Sono 38 gli orologi falsi individuati: sono stati sequestrati insieme a casse, meccanismi, lancette, corone, garanzie, custodie e scatole.