Questa mattina all’ alba i Carabinieri del Nucleo Operativa della Compagnia di Taranto hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Taranto dott.ssa Vilma Gilli, nei confronti di otto persone.
Il provvedimento della magistratura è stato determinato a seguito di una complessa e articolata attività d’indagine svolta dai militari dell’ Arma , sotto la direzione del Sostituto Procuratore dott.ssa Giovanna Cannarile. Spaccio continuato in concorso di sostanza stupefacente del tipo hashish, cocaina e marijuana è il reato contestato agli indagati.
L’ indagine si è basata su appostamenti, controlli, pedinamenti, perquisizioni e intercettazioni telefoniche, che hanno permesso di accertare e scoprire l’esistenza di una rete di spaccio di droga, composta da gruppi delinquenziali i quali, ognuno con rapporti reciproci d’affari, agivano in modo autonomo nella organizzazione e gestione dello spaccio della droga che si estendeva nel settore meridionale della città, in particolare nelle borgate di Talsano, Tramontone, Lama e Gandoli.
La fonte di approvvigionamento, per quel che concerne l’hashish era campano, agevolato da un soggetto di origini campane, che si era trasferito per un certo periodo a Taranto portando con sè addirittura sua madre, a seguito della precedente detenzione nel carcere di Taranto, del padre considerato un elemento malavitoso di spicco legato ad organizzazioni camorristiche.
Al contrario la cocaina proveniva dal vicino quartiere Tamburi, e veniva successivamente venduta in singole dosi. Durante le conversazioni intercettate, intercorse tra gli indagati e i loro clienti è stato registrato l’uso di un linguaggio convenzionale con cui indicavano lo stupefacente, tentando di sviare i controlli delle Forze dell’Ordine. “Felpe, tavoli, focaccia, fogli, orologi e auto da ricoverare in officine” erano i termini utilizzati come riferimento alla merce che gli spacciatori intendevano cedere ai loro clienti. Ovviamente nessuno degli indagati ed intercettati svolgeva in realtà alcuna delle attività commerciali di cui parlavano telefonicamente.
Il fenomeno riscontrato manifesta un’incredibile spregiudicatezza alla luce delle intercettate e riscontrate cessioni di stupefacente effettuate dal principale indagato. Infatti, in soli tre mesi di attività sono stati documentati ben 67 episodi di spaccio. Oltre due i chilogrammi di droghe sequestrate tra hashish, marijuana e cocaina, con quattro arresti in flagranza di reato e varie denunce a piede libero.
Per tutelarsi in sicurezza negli spostamenti illeciti delle droghe, venivano fiancheggiati da donne e minori, ben consapevoli del proprio ruolo, in quanto erano coinvolti a pieno titolo nell’attività.
Sono otto le persone, tutti con precedenti specifici, che sono state arrestate fra Taranto e Marcianise, in provincia di Caserta, durante l’operazione, che prende il nome dal mezzo di trasporto più utilizzato per le cessioni: uno scooter Piaggio Liberty. Quattro dei catturati sono stati sottoposti ai domiciliari. Più di venti gli indagati.
Le manette sono scattate ai polsi di Cosimo Capriulo, 26enne tarantino, Luigi Caffio, 23enne tarantino, Antonio Simonetti, 31enne tarantino, Antonio Saracino, 33enne tarantino, che sono stati sottoposti alla custodia cautelare in carcere; Anna Blè, 34enne tarantina, Giuseppe Grieco, 32enne leporanese, Emanuele Marilli, 27enne tarantino, Gennaro Oriunto, 29enne napoletano, questi sottoposti agli arresti domiciliari.