Il Consiglio dei ministri convocato alle 16 di oggi aveva all’ordine del giorno un decreto legge con misure urgenti in materia di parita’ di genere nelle consultazioni elettorali regionali. Ieri il premier Conte aveva avvertito che il Governo non può “accettare che la Regione Puglia non recepisca il principio fondamentale di parità tra uomo e donna per l’accesso alle cariche elettive. Lo Stato non può retrocedere sul punto“.
Le presidenti di Rete per la Parità e DonneinQuota, Donatella Martini e Rosanna Oliva erano allineate nel definire «penosa» la vicenda pugliese. “Noi andremo avanti anche se si dovesse prospettare un ricorso alla Corte costituzionale», afferma Oliva. «I consiglieri pugliesi non hanno neanche considerato che questo tentativo di mantenere la politica in mani maschili costituisce un autogol, perché finisce per rafforzare le polemiche e le perplessità provocate in questa fase di pandemia in merito alle competenze regionali e a quella sulla sanità».
Secondo le due associazioni, non deve comunque venire meno la fiducia nelle istituzioni democratiche ad adeguarsi ai princìpi costituzionali e alle leggi nazionali in materia di rappresentanza paritaria. «Con la diffida – spiegano Martini e Oliva – abbiamo avuto il primo esempio nella storia repubblicana in cui il governo eserciterà nei confronti di alcune regioni il proprio potere sostitutivo. Questione da tempo all’attenzione della dottrina, che proprio in questi giorni è stata approfondita dalla costituzionalista Tania Groppi che ha esposto i motivi a favore di tale possibilità».
In serata è arrivato il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto sull’adeguamento del sistema elettorale nella Regione Puglia alla doppia preferenza di genere.
Il Governo ha nominato come commissario straordinario il prefetto di Bari, Antonia Bellomo con la funzione di provvedere “agli adempimenti strettamente conseguenti” per l’attuazione del decreto sulla doppia preferenza di genere nelle Regionali in Puglia. E’ quanto prevede il testo del provvedimento varato nel Consiglio dei ministri.
Berlusconi-Meloni-Salvini: ‘Precedente pericoloso’– “In Puglia si sta giocando con le istituzioni, piegandole ad interessi di una parte politica. Per responsabilità del presidente uscente, il Consiglio dei Ministri si è preso la responsabilità di scrivere un provvedimento che rischia di compromettere il libero esercizio del voto in Puglia e rappresenta una gravissima ingerenza politico-elettorale. Il rischio evidente e’ quello di creare un precedente pericolosissimo ed un incidente istituzionale finalizzato a far saltare le elezioni“. Lo scrivono in una nota congiunta Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
“Chiediamo che su questa situazione vigili il Presidente della Repubblica. Il centrodestra ha già comunicato più volte che e’ disponibile subito a votare in Consiglio Regionale il testo di legge che prevede la preferenza di genere. L’altra notte è mancato il numero legale in aula perché la maggioranza ha abbandonato. Noi ci siamo, nel rispetto delle regole. Si convochi il Consiglio e si metta fine a questa farsa. Non accetteremo in alcun modo ulteriori forzature e chiediamo che vengano salvaguardate la libertà e l’autonomia della Puglia” aggiungono i tre leader del centrodestra.
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