TARANTO – “Oggi sono tornato all’Ilva di Taranto dopo dieci anni dall’ultima volta. Ovviamente salta subito all’occhio la necessità di manutenzione di impianti che hanno subìto per anni l’amministrazione straordinaria”. Questo il commento di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, al termine del sopralluogo all’Acciaieria 2, alle cokerie e agli altiforni, effettuato insieme a una delegazione Uilm del territorio tarantino.
“Da qui chiediamo quindi ad Arcelor Mittal di investire prima possibile sulla manutenzione degli impianti, ma non solo. Si possono perseguire obiettivi economici nel rispetto della dignità dei lavoratori che in questi anni hanno continuato a mandare avanti la macchina, insieme, per un progetto più grande, nonostante tutto”. Palombella con le sue parole ha voluto inequivocabilmente lanciare un messaggio chiaro ad ArcelorMittal Italia rispetto alla tematica degli organici e in particolare quelli che attualmente si trovano ancora in cassa integrazione: “Lo voglio ribadire ancora una volta: a risalita produttiva occorre attingere dal bacino di AS”.
In mattinata il leader della Uilm ha appreso dell’incidente che si è verificato in Afo 1, dove un lavoratore ha purtroppo subito ustioni. “Ogni incidente è una sconfitta per tutti – ha detto Palombella – nonostante i numeri positivi che Arcelor Mittal ci ha dato rispetto agli infortuni calati sensibilmente nei primi mesi dell’anno l’attenzione non può mai venire meno e serve un maggior coinvolgimento anche dei nostri Rls”.
Al tema degli organici e della sicurezza si aggiunge quello legato all’ambiente. “Oggi abbiamo avuto modo di verificare come la copertura dei parchi primari stia rispettando la tabella di marcia, con l’accordo del 6 settembre abbiamo dato il via a una nuova era per Taranto” ha concluso Palombella.
Ieri Matthieu Jehl, ceo di ArcelorMittal Italia, in una lettera ha “catechizzato” i direttori d’area dello stabilimento siderurgico di Taranto e degli altri stabilimenti industriali ex Ilva presenti al Nord. Il documento scritto in inglese che risale a qualche settimana fa, doveva restare assolutamente riservato ….. illustra la “mission” industriale tracciata per il 2019 dalla multinazionale franco-indiana, che costituisce il primo anno effettivo di presenza in Italia dopo l’acquisizione completata nel settembre scorso.
Nel secondo capitolo della lettera vengono “tracciati” i programmi ambientale e si rende noto che sono stati rispettati in tempo gli investimenti con scadenza 2018 e che faranno di tutto per tenere questo ritmo anche nel 2019.
“Dobbiamo inoltre mantenere il livello di emissioni atmosferiche rigorosamente conforme alle leggi e alle normative vigenti”. Un impegno esplicito, quello del CEO di ArcelorMittal Italia che sembra allinearsi al proseguimento degli interventi di copertura dei parchi minerali e all’installazione, sulla parte esterna, dei primi pannelli anti-dispersione delle polveri.