“L’Amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, tramite una denuncia per diffamazione a seguito di una mia intervista al Quotidiano di Puglia del 6 maggio 2022, ha tentato e pensato di potermi intimidire e di tapparmi la bocca di fronte a una situazione pericolosa per la sicurezza, per l’ambiente, per l’occupazione che riguarda un’azienda strategica per il nostro Paese” dichiara in una nota Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm.
“L’archiviazione decisa dal GIP del Tribunale di Taranto il 14 settembre scorso – continua Palombella – rappresenta una lezione di diritto e civiltà, e pone la critica sindacale, anche con toni aspri, come elemento fondamentale nella vita democratica di un Paese e all’interno delle aziende. Il 5 dicembre prossimo saranno 50 anni dalla mia assunzione all’ex Ilva di Taranto e da 13 anni ricopro il ruolo di Segretario generale ma non era mai successo nulla di simile.
“Nonostante i momenti difficili e le fasi complicate, nessuna azienda si era mai permessa di denunciare le organizzazioni sindacali per una critica alla gestione. Per questo da oggi in poi sarò sempre più vicino ai lavoratori in una lotta incessante che non darà tregua all’azienda e a chi tace e permette questi atteggiamenti. Io non arretrerò mai, anzi continuerò più forte di prima per evitare un disastro ambientale, occupazionale e industriale senza precedenti”. conclude Palombella.
Palombella affermava nell’intervista oggetto della querela archiviata che “il fatto che Mittal abbia messo come Amministratore delegato Lucia Morselli vuol dire solo una cosa: è la persona giusta per annientare lo stabilimento. Lo scopo era ed è ben preciso: loro, come gruppo, non erano capaci di fare questa cosa. Sanno fare utili, chiudere stabilimenti, ma per fare una operazione di completa disarticolazione come quella in corso a Taranto ci voleva una come Lucia Morselli”
Nell’ ordinanza del Gip Francesco Maccagnano del Tribunale di Taranto si legge che “l’ esercizio di critica sindacale può avvenire mediante espressioni volte alla disapprovazione dell’altrui operato e al biasimo di un datore di lavoro, anche con toni aspri e taglienti: ciò posto, a ben guardare, i toni adottati dal Palombella nell’intervista da lui resa all’epoca dei fatti per cui è procedimento appiano tutt’altro che gratuiti ed inutilmente umilianti; quella dell’indagato non è stato un ‘immotivato attacco sul piano personale’ nei confronti dell’odierna opponente e dell’intero management di AdI (Acciaierie d’ Italia – n.d.r.) ; tutte le parole da lui utilizzate sono state funzionali alla costruzione del giudizio critico da lui espresso“.
archiviazione-PALOMBELLA-_MorselliIl Segretario Generale Uilm Palombella, come riporta l’ordinanza, “non ha espresso un ‘giudizio valutativo’ in relazione alle qualità morali dell’odierna opponente; l’indagato, in altre parole, non ha inteso denigrare la persona di Lucia Morselli in quanto tale; le critiche mosse dal segretario generale della Uilm, infatti, si sono risolte esclusivamente in una personale ricostruzione e stigmatizzazione delle priorità e delle strategie manageriali adottate da Adi e dall’odierna persona offesa (…)“.
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