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22 Luglio 2024 15:13
22 Luglio 2024 15:13

Parlamento fermo? I parlamentari ricevono il primo stipendio di 13mila euro e si godono il maxi ponte fino al 7 maggio…

Continua l'immobilismo politico di Camera e Senato, mentre arriva il primo stipendio. E loro si godono un bel "ponte" di due settimane...

ROMA – La Capitale è veramente il caso di dirlo: è la la grande bellezza ! Mentre il confronto politico prosegue senza sosta per formare un Governo, vuoi a causa della legge elettorale,  anche per la manifesta incapacità dei leader fino a ieri erano avversari che giuravano e spergiuravano di non voler governare insieme, i parlamentari eletti lo scorso 4 marzo si godono un immeritato e lungo “ponte”. L’Aula di Montecitorio (Camera dei Deputati)  e quella di Palazzo Madama ( Senato della Repubblica)   lo scorso 18 aprile hanno chiuso i battenti e non li riapriranno prima del 7 maggio.

Una lunga “vacanza” dovuta alle festività del 25 aprile, del 1 maggio, ma anche al fatto che le Commissioni parlamentari di Camera e Senato non sono ancora state composte, non essendosi di fatto formata alcuna maggioranza. Né i recenti scontri, dissidi e veti reciproche tra le forze politiche non consentono di poter immaginare  che la soluzione possa arrivare a breve.

 Secondo l’ufficio studi del Senato dal 4 marzo  si è lavorato a Palazzo Madama appena 12 ore e 56 minuti. Un tempo che equivale a circa un giorno e mezzo lavorativo di una persona “normale. Alla Camera  dal giorno delle elezioni ci sono state solo 7 sedute. A fronte di questo grande impegno….i i senatori si sono visti recapitare sul proprio conto corrente il primo stipendio da parlamentare. Una somma abbastanza”pesante” , soprattutto per chi è alla prima legislatura.
Lo stipendio di senatore sinora maturato ammonta a 13 mila euro, importo superiore a quella normale perché va calcolata anche una settimana “lavorativa”… di marzo, che sono così distribuite : 5.767 euro di indennità (maggiorata, altrimenti sarebbe stata di 5.000)a cui vanno aggiunte 3.500 di diaria composte da 2090 come rimborso per le spese di mandato e 1650 come rimborso forfettario delle spese di mandato. Insomma una bella cifra, specialmente per chi, con le precedenti attività, non si avvicinava lontanamente a numeri simili.
A fine mese arriverà lo stipendio anche ai parlamentari, così suddiviso: circa 6.000 euro di indennità (anche questa maggiorata), 3.500 euro di diaria, 3.690 euro per il rimborso dei collaboratori, più altre conteggi trimestrali e annuali per i trasferimenti dall’aeroporto e le spese telefoniche. Totale: circa 14 mila euro. Stipendi che non agevolano un ritorno al voto in tempi brevi…
E meno male che questa era la politica che voleva cambiare. Ma in realtà nulla cambia. Le parole rimangono tali
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