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26 Dicembre 2024 12:50

Pd Taranto. Cambiare per non cambiare nulla

di Antonello de Gennaro

Con un commento abbastanza duro pubblicato su Facebook, l’ex-segretario provinciale del PD, Walter Musillo, ha reso noto di aver presentato le proprie dimissioni dalla carica di segretario provinciale del Pd a Taranto.

schermata-2016-09-13-alle-13-45-19Scrive Musillo: “Stasera durante l’assemblea provinciale del PD jonico ho presentato le mie dimissioni da segretario provinciale, non è stato semplice ve lo assicuro ma oramai erano diventate davvero inevitabili, che dire, esperienza straordinaria la mia nonostante le tante difficoltà, è vero ho conosciuto l’ipocrisia , uomini miseri disposti a tutto, ma fanno pena credetemi, perché si tratta per loro di una vera e propria lotta per la sopravvivenza, per questo perdono e giustifico il loro atteggiamento se pur spregevole, ma c’è altro, molto altro, donne e uomini appassionati, disinteressati, innamorati del gusto del confronto e del servizio, be’, quelli sono il tesoro nascosto della nostra società, sono gli anonimi che non ti chiedono niente, vogliono solo partecipare, e ti vengono incontro dicendo “grazie segretario”, ma grazie di cosa? grazie a voi perché mi avete permesso di rappresentarvi, si grazie davvero a tutti voi di vero cuore.

nella foto Emiliano e Lacarra
nella foto Emiliano e Lacarra

Sulla vicenda “commissariamento” il nostro giornale è stato l’ unico organo d’informazione a raccontare i retroscena aveva ricostruito nei dettagli la vicenda ed infatti nessuno ci ha mai smentito.

In quella vicenda sulla questione elettorale a Taranto  infatti, sia il neo-segretario regionale Lacarra, così come il suo predecessore Michele Emiliano,  hanno dimostrato ampiamente di non conoscere neanche le norme dello Statuto del loro partito ( che chiunque può verificare anche online – vedi QUI)  annunciando provvedimenti inesistenti e peraltro mai attuati,  commissariando e poi annullando il commissariamento del Pd di Taranto in quanto per Statuto,  Lacarra non poteva commissariare proprio nulla ! Stranamente peraltro i “baresi” del Pd non si sono accorti delle “tramvate” ricevute in provincia di Bari.

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La nomina di un “direttorio” termine che va molto di moda nei partiti negli ultimi tempi, lascia alquanto a desiderare, e lo diciamo con il massimo rispetto nonostante  lasci a desiderare talvolta anche la democrazia interna del Pd , un partito che di democratico ha purtroppo ormai solo il nome. Il “direttorio” costituito da Giampiero Mancarelli (area Donato Pentassuglia), Enzo Di Gregorio (area Michele Pelillo), Valerio Papa (area Ludovico Vico), Massimo Serio (area Michele Mazzarano) e Costanzo Carrieri (ex-area Pentassuglia, indicato ieri da Michele Pelillo, nonostante il parere contrario del segretario regionale Lacarra è la prova: cambiare per non cambiare nulla !

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nella foto da sinistra l’ on. Michele Pelillo, ed il consigliere regionale  Michele Mazzarano

Peraltro è doveroso giornalisticamente ricordare che  Giampiero Mancarelli è attualmente sotto processo per “stalking” (politico) dinnanzi al tribunale di Taranto, Ludovico Vico non è stato rieletto dai suoi elettori alle ultime elezioni Politiche e si è “macchiato” dei suoi rapporti a dir poco servili ed equivoci con l’ ILVA sotto la gestione della famiglia Riva e Girolamo Archinà come le intercettazioni ( vedi-leggi QUI ) comprovano, Donato Pentassuglia è imputato per “favoreggiamento”  (in buona compagnia di Nichi Vendola, Ippazio Stefàno, Gianni Florido ed altri  nel processo “Ambiente Svenduto” ) così come Michele Mazzarano è imputato in un processo per “millantato credito” in una storia di tangenti all’ ASL di Taranto. E’ questo il nuovo che avanza ?

Donato Pentassuglia
nella foto Donato Pentassuglia

Per non parlare degli insuccessi politici del Pd a Martina (feudo elettorale di Pentassuglia) dove il Comune, precedentemente a guida Pd,  è stato commissariato, e quello a Massafra dove i candidati voluti ed imposti dal consigliere regionale Michele Mazzarano hanno raccolto il minimo storico (7%) del Pd  alle ultime elezioni amministrative in tutt’ Italia.

Ma cosa aspettarsi da Michele Mazzarano  un consigliere regionale eletto in Regione “miracolosamente” grazie ai voti del gruppo che fa riferimento all’ on. Michele Pelillo, (successivamente pentitosi…) che ha avuto la sfacciataggine di assumere nel gruppo regionale del Pd,  come suo addetto stampa-ventriloquo un “giornalista-pennivendolo” come Michele Mascellaro, (anch’egli agli ordini dell’ ILVA di Girolamo Archinà ) che nello stesso tempo in cui è attualmente ancor’oggi alle dipendenze del quotidiano Taranto Buona Sera, fa il portavoce-ventriloquo di un gruppo politico  alla Regione Puglia, pagato con soldi pubblici ?

CdG archinà_mascellaro

schermata-2016-09-13-alle-13-36-33Come si fa a non ridere quando il gruppo Pd regionale con un comunicato sostiene che “ha proceduto all’istituzione dell’ufficio stampa ed alla nomina di 12 collaboratori. Accogliendo l’invito dell’Associazione della Stampa di Puglia, i nominativi per l’ufficio stampa sono stati selezionati tra i giornalisti iscritti all’ Ordine“. Resta da capire con quale Ordine abbia parlato Mazzarano considerato che le norme deontologiche previste dal Consiglio Nazionale dell’ Ordine dei Giornalisti , vietano a Mascellaro di fare quello che fa: il “doppiogiochista“.

Ma evidentemente a Bari, l’ Ordine dei Giornalisti non è molto “ferrato” sulla deontologia, e ligio al dovere di ufficio di farla rispettare ai suoi iscritti, così come quei quattro gatti ( i felini ci scusino…) dell’ Assostampa di Puglia si lamentano solo quando non hanno altro da fare , o quando non perdono il loro tempo (e presto anche i soldi in Tribunale) a diffamare il nostro giornale ed il sottoscritto.

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Grazie, Antonello de Gennaro

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