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22 Luglio 2024 13:57
22 Luglio 2024 13:57

Pelillo invita i consiglieri provinciali Pd a rimettere le deleghe alla Provincia di Taranto. Ma è solo una finta tregua.

Continua il teatrino pre-elezioni primarie nel Pd pugliese. Dopo le polemiche sollevate circa l'attribuzione della vicepresidenza della provincia al consigliere Gianni Azzaro e l'assegnazione delle deleghe a Piero Bitetti l'onorevole Pelillo invita i suoi compagni di partito a rinunciare agli incarichi

«Pur in coerenza con lo spirito della legge Delrio e soprattutto con le esigenze impellenti e le gravi problematiche del territorio ionico, – dice l’ On. Michele Pelillo in un suo comunicato – gli incarichi attributi a due esponenti del Partito Democratico hanno destato polemiche strumentali che rischiano di appannare la trasparenza e la validità delle stesse scelte a vantaggio, purtroppo, di un uso demagogico da parte di chi non ha a cuore le sorti del territorio di Taranto e del Partito Democratico» e quindi conseguentemente aggiunge  «al fine di rasserenare il contesto delle relazioni interne al PD e al centrosinistra, mi faccio carico  di rivolgere a Piero Bitetti ed a Gianni Azzaro un caloroso invito a rimettere le deleghe, in attesa del recepimento di un indirizzo del partito nazionale sulla questione del governo delle province e nel contempo,  a mantener comunque la piena collaborazione istituzionale al fine di garantire la risoluzione delle situazioni più impellenti».

Queste dimissioni – afferma in una nota il segretario regionale del Pd Michele Emiliano  – sono un gesto coerente con la linea del Partito Democratico e di tutto il centro sinistra pugliese. Era un passaggio necessario – aggiunge – per riprendere il dibattito interno al Partito Democratico a Taranto con maggiore serenità, chiarezza e trasparenza. Ringrazio i consiglieri Azzaro e Bitetti e l’on. Pelillo per avere facilitato questo percorso“.

«Alla fine è andata come temevano. Le larghe intese – dice Gano Cataldo, coordinatore regionale di Selsono state presentate come una necessità. Invece si stanno rivelando per quello che sono: lo sdoganamento degli accordi per un pezzettino di potere, anche effimero e non definito, come quello delle amministrazioni provinciali. Dall’abolizione delle province si passa ad utilizzarle come luogo di sperimentazioni politiche mostruose. Il Pd Puglia ha detto, seppur tardivamente, parole chiare. Al punto in cui ci troviamo non bastano le parole. Ci aspettiamo fatti conseguenti per evitare che l’errore commesso a Taranto non diventi un precedente sul quale basare ulteriori sperimentazioni dissennate per le province al voto la prossima settimana o, peggio ancora, per le future elezioni regionali».

Sin troppo il braccio di ferro di Emiliano col regista dell’operazione “larghe intese” della Provincia di Taranto, il deputato Pd tarantino  Michele Pelillo,  da tempo  in contrasto col segretario regionale a seguito delle nomine di sottogoverno. Adesso gli equilibri formali rischiano di incrinarsi ancora di più considerato che, dopo la vicenda di Taranto, sta per concludersi  a Brindisi, un alleanza del  Pd con il Nuovo Centro Destra, dove  Ferrarese il coordinatore brindisino del partito guidato da Angelino Alfano,    ha deciso di far sostenere dai suoi, seppure con una lista autonoma, la presidenza di Maurizio Bruno, che è per la cronaca…il segretario provinciale brindisino del Pd. Ed adesso cosa dirà e farà  Emiliano ?

Lo scontro interno fra la maggioranza (71%)  del Pd jonico ed  Emiliano non è quindi finito, anzi in realtà è appena iniziato. E dopo Taranto se ne vedranno delle belle anche a Brindisi.  Chissà cosa verrà fuori dalle urne provinciali per le primari nel Pd che, dopo Taranto dove si voterà domenica prossima, saranno celebrate anche nelle altre quattro province pugliesi. Una cosa è certa: alle primarie del centrosinistra per eleggere il candidato alla Presidenza della Regione Puglia, se ne vedranno delle belle. Le risate sono assicurate !

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