Come avevamo facilmente (e purtroppo) previsto, il responso al termine della riunione del Consiglio federale FIGC , è stato chiaro ed in linea con le norme. Questo il comunicato “ufficiale” diffuso al termine della riunione: “Il Consiglio federale, esaminate le relazioni della Covisoc, ha deliberato all’unanimità il ripescaggio in Serie B della società Brescia e in Lega Pro delle società Albinoleffe e Pordenone. Per quanto riguarda la Lega Pro, resta da definire l’organico attesa la mancata iscrizione della società Castiglione (vincitrice del girone B della Serie D 2014/2015): le società aventi diritto, in base all’apposita graduatoria, dovranno manifestare il proprio interesse nei prossimi giorni”.
E’ più che chiaro ed evidente che a questo punto vi sarà una Lega Pro a 54 squadre, composta da tre gironi di 18 squadre. Spiegando ai profani di norme federali, è doveroso ricordare che il Taranto F.C. 1927 ha versato soltanto la quota di iscrizione, e presentato la fidejussione (che in realtà non sono soldi contanti, ma costituisce solo una garanzia bancaria). Il significato inequivocabile del comunicato, in parole povere, è che senza il versamento dei 500 mila euro a fondo perduto, non si accede al ripescaggio. in Lega Pro.
A nulla è servita quindi la solita inutile letterina firmata da “Qui…Quo…Qua” cioè il sindaco Stefàno, e gli assessori Cosa e Scasciamacchia con cui si chiedeva alla FIGC di voler concedere al Taranto F.C. 1927 un pagamento del contributo a fondo perduto ratealmente ( !!!) , richiesta che è stata puntualmente respinta, così come avevamo previsto immediatamente sulla base di alcuni nostri contatti con i vertici federali calcistici.
Unica speranza è quindi, solo e soltanto, quella di depositare un assegno circolare di 500mila euro quale contributo a fondo perduto. Ipotesi, secondo noi irrealizzabile, in quanto se ciò fosse stato nelle possibilità della nuova proprietà, lo avrebbero già fatto. Inoltre per la Federazione la mancanza di liquidità pone dei seri dubbi per il futuro del Taranto F.C. 1927. Pressochè inutile la nota della società che fa sapere “che è ferma intenzione percorrere tutte le strade al fine di raggiungere la Lega Pro“.
La strada in realtà è una sola: depositare subito un assegno circolare di 500mila euro intestato alla FGIC – Contributo a fondo perduto. Tutto il resto non conta.
Perdonateci alcune domande rivolte alla nuova proprietà della società calcistica. Con che soldi il Taranto F.C. 1927 avrebbero fatto una campagna acquisti e gestito una gestione calcistica in Lega Pro ? E chi avrebbe mai fiducia in una società che senza voler mancare di rispetto alla nuova proprietà, sembra più l’ armata Brancaleone dell’ “apparire”, che una società strutturata su un programma e delle basi serie ?
Noi no, e presto questo lo capiranno anche i tifosi.