Lo stabilimento ILVA di Taranto non può permettersi di fermare contemporaneamente gli altiforni 1 e 5. La produzione con i soli Afo 2 e 4 ( che hanno ridotta capacità ) manterrebbe la produzione dell’impianto al lumicino, con costi sociali, industriali e finanziari altissimi. Lo sostiene in una dichiarazione Marco Bentivogli segretario generale della Fim Cisl , preannunciando la richiesta di un incontro urgente ai commissari.
“Il cronoprogramma AIA prevedeva lo spegnimento dell’Afo 5 in serie all’Afo 1, ovvero solo dopo i lavori di rifacimento di quest’ultimo. Anche i commissari avevano confermato questa sequenza; ritardi e carenza di risorse per il rifacimento dell’Afo 1 vanno immediatamente recuperati“
“L’improvviso cambio di rotta da parte della gestione aziendale – aggiunge Bentivogli – rappresenta un azzardo che sicuramente non porta lontano, specie se si considera che la contemporanea fermata di Afo 1 e 5 porterà, inevitabilmente, al blocco dell’acciaieria. Non sappiamo nel frattempo cosa è cambiato. Siamo fortemente preoccupati e per questo chiediamo un incontro urgente ai commissari, perché ripristinino le modalità più utili a scongiurare il blocco dell’impianto, il recupero dei ritardi di ambientalizzazione e il suo rilancio produttivo“.