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Da noi contattato il Procuratore di Taranto ha smentito queste voci. “Non sono alla ricerca di poltrone” ha dichiarato Capristo al CORRIERE DEL GIORNO “e voglio mantenere fermi i miei impegni per Taranto che enunciai al mio insediamento, salute permettendo. Non lascio mai gli impegni che assumo a metà“
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Capristo è stato ascoltato dal procuratore capo di Siracusa Maurizio De Lucia e dal pm Antonio Carchietti, ai quali ha chiarito persino documentalmente l’assoluta legalità dei suoi atti e comportamenti, che confermavano le indagini fatte a suo tempo dai magistrati di Trani, e la sua lettera di trasmissione alla Procura di Messina dopo la relazione redatta dai magistrati inquirenti.
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Oltre al nome di Capristo si fanno i nomi anche dei due procuratori aggiunti del capoluogo pugliese Roberto Rossi e Francesco Giannella che era l’ aggiunto alla Procura di Trani retta a suo tempo da Capristo, e quindi utilizzando il teorema farneticante di Repubblica “non poteva non sapere” ! Ma alla guida della procura di Bari potrebbero concorrere anche magistrati attualmente in servizio presso altre Procure, come Francesca Romana Pirrelli, procuratore aggiunto a Foggia, ed Elisabetta Pugliese, sostituto procuratore alla Direzione nazionale antimafia (Dna), la quale si era già candidata per la procura di Matera, dove si vide preferire dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura l’ex-procuratore aggiunto di Taranto, Pietro Argentino nonostante i suoi comportamenti poco trasparenti, nomina frutto di un accordo “politico” fra le correnti “deviate” del Csm ed in particolare quella di area che voleva portare sulla poltrona di Argentino (riuscendoci) come procuratore aggiunto a Taranto, l’ex segretario nazionale dell’ ANM, Maurizio Carbone che nonostante la sua intensa attività politico-sindacale, da oltre 20 anni faceva il sostituto procuratore della repubblica di Taranto.
Secondo l’ edizione barese del quotidiano La Repubblica, la Pirrelli e la Pugliese “sarebbero legittimate a partecipare al bando ma non è detto che vogliano farlo, così come Gaetano Paci, procuratore aggiunto a Reggio Calabria; Francesco Prete, attualmente capo della Procura di Velletri; Luca Masini, reggente a Salerno; Giovanni Russo, procuratore aggiunto della Dna. E proprio alla Dna sembra destinato il pm Giuseppe Gatti, mentre il collega Renato Nitti potrebbe diventare procuratore aggiunto al posto di Giorgio Lino Bruno , che a novembre prossimo lascerà il posto di coordinatore del pool reati contro la pubblica amministrazione: quello che a breve dovrebbe chiudere le indagini sul governatore pugliese Michele Emiliano“.
Legittimo chiedersi a questo punto, chi fornisce queste informazioni al quotidiano romano, che più volte è stato “beccato” per aver agito illegalmente nelle procure, ed utilizzato informazioni tele-pilotate dai soliti “amici degli amici” nelle procure ? E sopratutto come si fanno a pubblicare certe notizie ancora prima che vengano messe a concorso dal Csm !
Prima o poi qualcuno lo scoprirà. Palamara, Ferri , Palamara & company docet….