Personale della DIA ha perquisito ieri gli uffici dell’anagrafe del Comune di Alcamo, paese in provincia di Trapani. Gli investigatori avrebbero acquisito diversi cartellini di carte di identità, i documenti cioè che restano al Comune dopo l’emissione dei documenti di identità. Secondo indiscrezioni al momento non confermate dagli inquirenti, la perquisizione della Dia negli uffici anagrafici del Comune di Alcamo potrebbe essere collegata alle indagini incessanti in corso sulla latitanza del boss Matteo Messina Denaro.
Nell’ultimo covo del boss mafioso arrestato lo scorso 16 gennaio dagli uomini del ROS dei Carabinieri sono state rinvenute 5 carte di identità intestate ad altrettanti incensurati, tutti in vita, residenti a Campobello di Mazara, paese in cui Messina Denaro si è nascosto almeno negli ultimi 3 anni. Addosso al boss sono state trovate anche numerose fototessera pronte per essere utilizzate su documenti con altre identità.
Accertamenti sono ancora in corso da parte dei Carabinieri nei covi di Messina Denaro alla ricerca di tracce, indizi e prove sulle attività del boss mafioso